Bosco: “Occorre cambiare il modo di fare salute”

“Andare al di là della cura e promuovere corretti stili di vita”

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Benevento, 8 aprile 2019. – La Uil Avellino/Benevento rende noto che ieri si è celebrata la Giornata Mondiale della Salute, che quest’anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso di dedicare a un tema al quale troppo spesso viene attribuito un ruolo residuale, ossia il movimento e l’attività fisica. Nonostante i dati a disposizione, continua a essere sottovalutata la pericolosità della sedentarietà; basti pensare che questa è responsabile del 6% dei morti nel mondo, rappresentando la quarta causa di mortalità nel mondo occidentale. In Europa sono circa 1 milione i decessi all’anno legati all’inattività, e il nostro Paese dà il suo contributo a questo trend negativo con i suoi circa 88.000 decessi all’anno. La non adeguata attenzione alla tematica è conseguenza diretta di una percezione “settoriale” della salute che viene vista quasi totalmente collegata al momento della cura dalle patologie, dimenticando che essa è anche prevenzione. Fare prevenzione non vuol dire, a sua volta, solo sottoporsi a visite mediche e a percorsi di screening, ma anche cambiare e migliorare gli stili di vita.  Uno stile di vita che voglia dirsi corretto deve prevedere un’adeguata attività fisica che non necessariamente deve essere connessa a una pratica sportiva, ma significa più semplicemente “educarsi a compiere scelte responsabili”, a iniziare per esempio dal non utilizzo, quando possibile, dell’automobile negli spostamenti.

“La diffusione della cultura motoria – avverte Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto Uil Av/Bn– non solo ha delle positive ricadute sul benessere psico-fisico e sociale delle persone, ma va a incidere anche in termini di riduzione dei costi sociali diretti e indiretti legati alla sedentarietà. Difatti, l’attività fisica – continua il sindacalista – oltre a rappresentare un investimento per la prevenzione delle malattie croniche e per il miglioramento della salute, ha effetti positivi sulla società e sull’economia. Si stima – conclude Bosco– che un aumento dei livelli di attività fisica praticata dalla popolazione potrebbe determinare un risparmio di circa due miliardi di euro per il nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

Ufficio stampa Uil Benevento

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