Marco Zurzolo e Mario Maglione protagonisti delle ultime due serata della rassegna “La musica che gira intorno”
Per entrambi i concerti inizio ore 21 con ingresso libero fino ad esaurimento posti senza obbligo di prenotazione.
Ultimo week end live per la rassegna itinerante “La musica che gira intorno” che fa parte delle tre linee del progetto turistico-culturale “Vedi Napoli e poi… torni” finanziato dalla Regione Campania con Fondi POC 2014/2020 – Piano Strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022 e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli.
A cura di Ravello Creative Lab Srl, che ha affidato la direzione artistica a Peppe Barra e a Dj Uncino, “La musica che gira intorno” propone il nono e decimo appuntamento con concerti d’impronta “napoletana” ricca di contaminazione jazz e dalla forte tradizione classica.
Il penultimo appuntamento live della rassegna è previsto per il giorno sabato 10 settembre (ore 21 presso la Villa Comunale di Napoli, ingresso libero) con Marco Zurzolo (sax contralto) in “i napoletani non sono romantici” suoneranno sul palco della Villa Comunale Vittorio Riva (batteria), Marco De Tilla (contrabbasso), Carlo Fimiani (chitarra) e Alessandro Tedesco (trombone).
Napoli, insieme alla gente che la abita, è uno stimolo continuo per la musica, per la cultura e per la creatività a 360 gradi. L’energia che trasmette la nostra terra, nel bene e nel male, è immensa e noi nel nostro piccolo rubiamo giorno dopo giorno le sue emozioni, la sua poesia, la sua eleganza e la sua immensa tradizione, trasformandola in musica, quella stessa musica che ci rende riconoscibili in qualsiasi parte del mondo – racconta Marco Zurzolo.
Questo progetto nasce con uno scopo ben preciso, quello di rappresentare e raccontare la nostra Città rispettandone i suoni, i colori e la sua immensa tradizione. E così ritroviamo una nuova visione della musica, cona la sua ratio nella fusione di suoni e linguaggi diversi che coesistono ed impregnano la nostra cultura che va dal Jazz alla Canzone Napoletana fino a raggiungere quella del Mediterraneo.
Riprendendo il concetto di “song” – conclude Zurzolo – intendiamo creare un viaggio sonoro che rievochi ricordi e sensazioni attraverso i miei racconti descrivendo le emozioni del popolo napoletano e della sua incantevole città attraverso le suggestive parole di Elvio Porta:
“Vista da terra, Napoli è bellissima. Molto più bella che vista dal mare. Perchè da terra si vedono i Napoletani. Perchè da terra si vede la vita”…
La rassegna si conclude Domenica 11 settembre con Mario Maglione (ore 21 presso il Parco Emilia Laudati di Napoli, ingresso libero). Accompagnato da un piccolo ensamble si esibirà in un live intimo e suggestivo in cui incanterà da vicino il suo pubblico con un excursus di brani che hanno fatto la storia della musica partenopea: da Roberto Murolo a Sergio Bruni.
Nato a Napoli nel centro storico, cresciuto a Mergellina, luogo celebre e leggendario della cultura musicale partenopea e divenuto l’oggetto principale di molte sue canzoni, ha compiuto i suoi primi passi come batterista. La sua carriera musicale ha inizio nell’adolescenza, quando dà prova delle sue abilità con la chitarra nel teatro del convento dei Padri Cappuccini napoletani. Successivamente, dopo aver proseguito gli studi sulla canzone napoletana e la sua storia, Maglione venne scritturato per l’opera teatrale “Masaniello” del 1974 di Elvio Porta e Armando Pugliese, spettacolo che varcò i confini nazionali diffondendo la canzone napoletana in diversi paesi del mondo tra cui Australia, Canada, Emirati Arabi, Germania, Inghilterra, Svizzera, Olanda e Giappone. Con Mario Maglione la canzone classica napoletana trova, come accadde con Roberto Murolo, di cui il geniale cantante è l’erede spirituale, grande affermazione nel panorama della melodia napoletana di tutti i tempi. L’espressione musicale, per Maglione, vulcanico interprete della cultura canora partenopea, è sentimento e passione, che esprime al meglio attraverso il canto Ospite della serata la straordinaria voce partenopea di Francesca Fiore.