Mensa scolastica, il M5S attacca Mastella: “Bugie su sentenza del Consiglio di Stato”

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BENEVENTO – Apprendiamo con incredulità dagli organi di stampa che il Sindaco di Benevento Clemente Mastella, nel corso di una conferenza stampa di ieri mattina a Palazzo Mosti, avrebbe affermato che il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta del Comune in merito al Regolamento sulla mensa scolastica. Affermazioni incredibilmente fasulle, destabilizzanti e gravi perché pronunciate da un Sindaco che palesa una situazione tragicomica: o è stato mal informato dai suoi avvocati o il suo ego spropositato lo ha spinto ad alterare completamente la realtà. Dando per buona la sua capacità di comprensione, dunque, non ci resta che ristabilire un minimo di verità per amore dei principi più elementari del diritto. Ieri mattina era stata fissata l’istanza di sospensione cautelare della sentenza del Tar Campania del marzo scorso, ma il Comune di Benevento ha rinunciato a discutere, chiedendo la fissazione dell’udienza di merito che il Consiglio di Stato ha fissato per il 5 luglio. Solo in quella data si avrà la sentenza definitiva attesa da tutti. È davvero stupefacente che una decisione così elementare da recepire possa trasformarsi in un titolo trionfalistico: “Consiglio di Stato concede la sospensiva sul Regolamento, paralizzando la sentenza del TAR Campania e facendo tornare in vita le norme di Regolamento per la mensa scolastica annullate dal TAR”. Ripetiamo: il Consiglio di Stato non si è affatto pronunciato (per volontà del Comune!). L’anno scolastico finirà così come è iniziato, con la possibilità per i genitori di usufruire del pasto da casa! Perché il sindaco ha sentito il bisogno di diffondere notizie non vere («Ho avuto ragione ad andare avanti fino all’ultimo grado di giudizio amministrativo»), dichiarando che da oggi i bambini che usufruiscono del pasto da casa dovranno uscire da scuola e farvi rientro dopo la pausa pranzo? Perché si vuole alimentare uno scontro inutile e senza senso? Anche sulla qualità dei pasti forniti dal servizio di ristorazione comunale e sulla mancanza di lamentele dei genitori, bisognerebbe essere più cauti. Un bagno di umiltà non guasterebbe.

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