Sindacati, sbagliata riforma Agenzia beni

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Benevento, 28 maggio 2018. – La Uil Avellino/Benevento ritiene che il regolamento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri del 26 aprile scorso, su proposta del Ministero dell’Interno – relativo alla disciplina sull’organizzazione e la dotazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ed in attuazione della riforma del Codice Antimafia -, presenta carenze procedurali e organizzative che rischiano di mettere l’Agenzia nelle condizioni di non poter esercitare in pieno le funzioni istituzionali di restituzione alla collettività dei patrimoni sottratti alle mafie e ai corrotti. Seppur la legge 17 ottobre 2017, n. 161, abbia introdotto un potenziamento della struttura con l’ampliamento della dotazione organica di personale (da 30 a 200 unità), non si può non ribadire che si sarebbero potute fare scelte più incisive, prevedendo una procedura diversa dalla mobilità, per esempio tramite concorsi di selezione pubblica di professionalità con competenze interdisciplinari. Non ci sono, altresì, certezze sui tempi per portare a regime l’organico, nonostante l’urgenza di rendere l’Agenzia pienamente operativa. Peraltro, non si può non evidenziare come i compiti dell’Agenzia hanno una forte valenza territoriale, vista la collaborazione con le Prefetture, le Amministrazioni locali, gli Uffici giudiziari, i coadiutori e le diverse rappresentanze sociali per rendere efficace e veloce il percorso di riutilizzo dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate. I nuclei di supporto delle Prefetture e i tavoli provinciali sulle aziende sequestrate e confiscate, di recente introduzione, richiedono un presidio dell’Agenzia costante ed efficiente. Non si può, quindi, procedere con una visione meramente burocratica, senza considerare l’esperienza concreta maturata, e le buone pratiche amministrative e sociali attivate dal 1996 a tutt’oggi. Le organizzazioni e le associazioni, che hanno firmato un apposito Appello, esprimono una forte preoccupazione sul metodo sinora adottato e chiedono, quindi, che il confronto con le organizzazioni sindacali di settore possa proseguire nei prossimi giorni in maniera proficua.

“Ci rendiamo disponibili – conclude Fioravante Bosco (Uil Av/Bn)– da subito a fornire ogni utile suggerimento e indicazione per migliorare il sistema e l’operatività dell’Agenzia, spinti dalla convinzione che rappresenti un soggetto della Pubblica Amministrazione essenziale nell’azione di contrasto al potere economico e finanziario delle mafie e dei corrotti, e di valorizzazione per finalità pubbliche e sociali dei beni mobili, immobili e aziendali confiscati”.

Ufficio stampa Uil Benevento

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