Napoli, celebrato il 244esimo anniversario della fondazione del corpo della Gdf

Tracciato il bilancio dell'attività delle Fiamme Gialle in Campania nel decorso 2017 e nei primi 5 mesi dell'anno in corso

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Oggi, 22 giugno 2018, nella piazza d’armi della Caserma Zanzur, sede storica delle fiammegialle partenopee, alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, Generale di Corpo d’Armata Carlo Ricozzi, ha avuto luogo la celebrazione del 244° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.

La cerimonia, alla quale sono intervenute le massime Autorità civili, militari e religiose, improntata a doverosa sobrietà, ha visto la partecipazione dei Finanzieri in servizio alla sede di Napoli.

La tradizionale ricorrenza costituisce l’occasione per un bilancio delle attività condottenell’anno 2017 e nei primi mesi del 2018 dai Reparti del Comando Regionale Campania, retto dal Generale di Divisione Fabrizio Carrarini, nei settori della lotta all’elusione e all’evasione fiscale, del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, della tutela del mercato dei beni e dei servizi, di quello dei capitali e del contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, che rappresentano la mission istituzionale, nonché negli altri comparti operativi, in un’ottica sempre volta alla tutela della collettività e della competitività del “sistema Paese”.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

SCOPERTI OLTRE 100 GRANDI EVASORI FISCALI

Non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, che rappresentano l’ossaturaeconomica del Paese – sempre da tutelare – e che magari hanno omesso di rilasciare uno scontrino.

Parliamo invece dei grandi evasori, ossia di quei soggetti fiscalmente pericolosi i cui patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi. Nei loro confronti sono stati confiscati oltre 35 milioni di euro.

Grandi evasori fiscali, quindi, che quasi mai evadono da soli, ma si avvalgono di una rete di connivenze per realizzare circuiti viziosi fatti di fatture false, emesse o utilizzate in contabilità.

Veri e propri sodalizi criminali che, affidandosi in qualche caso all’esperta consulenza di studi tributari, sono in grado di minare la concorrenza tra le imprese sane del Paese.

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