Giornalista minacciato, fratelli boss condannati nel Casertano

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Il gip del Tribunale di Napoli ha condannato, al termine di un processo con rito abbreviato, i fratelli Giuseppe e Gaetano Lubrano, 56 e 38 anni, ritenuti elementi di vertice dell’omonimo clan di Pignataro Maggiore, per minacce e violenza privata nei confronti del giornalista Salvatore Minieri. Per Giuseppe la pena è di un anno e quattro mesi; un anno, con pena sospesa, invece, per Gaetano. Giuseppe e Gaetano sono figli del boss Vincenzo Lubrano, coinvolto nell’uccisione del sindacalista Franco Imposimato, fratello del magistrato Ferdinando Imposimato che indagava sulla banda della Magliana.

Il fratello del padre dei due condannati, Gaetano Lubrano (di cui il nipote porta il nome), figura anche tra gli organizzatori dell’omicidio del giornalista de Il Mattino Giancarlo Siani. Salvatore Minieri venne minacciato nel 2011, per alcune inchieste giornalistiche che stava conducendo riguardanti l’area per lo sviluppo industriale del comune casertano. Il cronista venne avvicinato al termine del funerale di un suo amico.

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