Leggi razziali, 80 anni fa il primo dei decreti che anticiparono la Shoah

Sinistra Italiana: Memoria non vada dispersa

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Il 5 settembre 1938 fu firmato da Vittorio Emanuele III il primo provvedimento approvato dal fascismo per volontà del Duce con il quale si escludevano dalle scuole tutti gli appartenenti alla “razza ebraica”. In tutto furono 180 leggi che privarono una parte dei cittadini italiani dei diritti più elementari. Dal divieto di sposarsi con italiani “ariani” a quello di lavorare come pilota, avvocato, ostetrica o geometra, dal possedere una radio al pubblicare necrologi.

Sono trascorsi 80 anni da quel giorno nefasto per la storia del nostro paese; un paese segnato brutalmente dalla violenza nazifascista e dalla guerra che costò moltissimo in termini di perdita di vite umane.

Lo ricordiamo oggi noi, antifascisti e sinceri democratici, perché la memoria storica di questa tragedia non vada dispersa e soprattutto perché non abbia più a ripetersi per il presente e per il futuro; oggi più che mai, perché sempre più insopportabilmente frequenti sono i riferimenti al fascismo! La nostra battaglia in difesa delle libertà conquistate con la resistenza e codificate nella nostra bellissima Costituzione continua con il vigore e la determinazione di sempre!

Antonio Dell’Aquila

Coordinatore provinciale SI Caserta

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