Ischia Safari 2018, successo tre giovani talenti casertani

Guido Sparaco il ‘Dolce Ficus’, Daniele Landolfi il ‘Pan di Seta’ e Luciano Fois, la ‘Parmigiana Scomposta’

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Caserta 20-09-2018. Un grande successo quello dei tre giovani talenti casertani, il pasticciere Guido Sparaco e lo chef Luciano Fois di Castel Morrone, il panificatore Daniele Landolfi di San Leucio di Caserta, allaquarta edizione di Ischia Safari, l’importante appuntamento che celebra la grande cucina italiana di tradizione, tenutosi lunedì 17 settembre negli spazi esterni del Parco Idrotermale Negombo dell’isola verde campana. Oltre duecento artigiani del gusto (chef, pasticcieri, panificatori, pizzaioli) e duemila persone ad assaggiarne le creazioni, connubio di tradizione ed estro per questa edizione che afferma l’importanza del  meraviglioso festival enogastronomico, Format ideato da due chef stellati ischitani, Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro, e messo a punto dall’associazione culturale Ischia Saperi e Sapori.

Guido Sparaco, titolare dell’omonima pasticceria di Castel Morrone non poteva che rappresentare il piccolo borgo casertano molto ricco del frutto tipico di questo periodo, il fico d’India, la sua una vera e propria riproduzione in chiave dolce che ha accolto numerosi consensi e ricevuto tanti plausi dal pubblico di Ischia Safari 2018. Un croccante alla mandorla su cui è posto un cremoso al fico d’India al cui interno troviamo un fresco geleè, il tutto ricoperto da una glassa a specchio di colore arancio e zuccherini neri.

Luciano Fois, lo chef che insieme alla mamma gestisce il ristorante Bronzetti e il Club Eventi Moon Rise di Castel Morrone, ha voluto deliziare e stupire i tanti gourmand che hanno affollato il Negombo con la sua parmigiana di melanzane scomposta: un disco di crema di melanzane, con una spuma di mozzarella di bufala campana Dop, cannolo di cialda di parmigiano e riduzione di salsa di pomodoro. La tradizione rivisitata dall’aspetto elegante.

Daniele Landolfi, La Locanda del Borbone di San Leucio di Caserta, panificatore e pizzaiolo ha portato il suo Pan di Seta,  un pane così chiamato perché l’impasto viene messo a lievitare coperto da canovacci in pregiata seta di San Leucio. Un prodotto antico, leggero e molto profumato a lievitazione naturale preparato con diverse tipologie di impasto: classico, ottenuto con farina chiara di tipo 1, una  piccola parte di crusca, acqua, sale e lievito naturale; integrale; ai multicereali; alla curcuma. Per tutti questi impasti il processo di lievitazione avviene solo ed esclusivamente all’interno di panni di seta all’interno di panni di seta, un tessuto che non rilascia sostanze organolettiche e non conferisce nessun sapore aggiuntivo all’impasto. Il suo utilizzo durante il processo di lievitazione deriva da una tradizione familiare.

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