Benevento. FAI Cisl, Forestazione: richiesta incontro a Ricci e tavolo comune

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Questi sconosciuti che svolgono, in religioso silenzio, la propria attività lavorativa di TUTELA, PREVENZIONE, MANUTENZIONE E SALVAGUARDIA del TERRITORIO, nonostante svolgono un’attività importantissima, come dei PALADINI DEL TERRITORIO, ancorché dipendenti da Enti pubblici con contratto privatistico (Comunità Montane e Provincia delegate dalla Regione Campania sulla Forestazione) non percepiscono le loro spettanze salariali di lavoro.

Nel Sannio, vi sono lavoratori forestali cui non è corrisposto lo stipendio da circa tredici mesi.   Questa brutta e inconcepibile condizione, nonostante le varie iniziative ai vari livelli, è tutt’ora rimasta irrisolta; a pagarne le conseguenze sono i lavoratori e le loro famiglie.

A seguito di sensibilità e tantissima responsabilità dei Presidenti dei predetti Enti Delegati spesso vengono corrisposte alcune anticipazioni delle spettanze con fondi propri.

Da qualche tempo si chiede ai vari livelli che per questa tipologia di lavori (strategica per la TUTELA del Territorio) sia necessario non più utilizzare solo ed esclusivamente i fondi europei ma appostare in bilancio fondi propri sia nazionali che regionali.

Ci si accorge del lavoro di questa categoria solo quando avvengono eventi catastrofici causati da calamità naturali in seguito al dissesto idrogeologico, alle frane, alluvioni, incendi boschivi e – non da ultimo – crollo di ponti. Porre al centro l’annosa questione problematica della prevenzione, tutela e manutenzione del Territorio, in poche parole la MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO, è una necessità assoluta e inderogabile.

E’ inconcepibile che solo dopo i predetti eventi drammatici, si riescono a trovare i fondi necessari per poter risanare il danno causato per la colpevole incuria dell’uomo. La natura ha i sui tempi; non attende i ritardi burocratici: la Prevenzione va fatta per non dover agire dopo.

Di recente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella e papa Francesco, hanno evidenziato la necessità e l’urgenza di intervenire seriamente a tale situazione.

E il 27 settembre scorso a Napoli, in occasione della manifestazione FAI Bella l’ITALIA, il Segretario Generale nazionale della FAI CISL Onofrio ROTA, ha nuovamente sollevato la necessità di una vera e seria svolta in questo primario settore, iniziando a rinnovare il CCNL (Contratto Collettivo di Lavoro Nazionale) dei lavoratori idraulico forestali, scaduto da anni.

I Lavoratori idraulico-forestali, che svolgono la loro attività lavorativa nel Sannio, sono circa 500 unità, in un territorio bisognevole di tantissima attenzione sulla manutenzione a forte indice di dissesto idrogeologico.  Suddivisi tra operai a tempo indeterminato (la cui media di età e tra i 55/60 anni) ed operai a tempo determinato con 151 giornate lavorative annue (impiegati maggiormente nel servizio antincendio boschivo finanziato però per poche giornate rispetto al periodo di allerta indicato dalla Regione Campania), ed infine impiegati a tempo indeterminato) che svolgono attività di progettazione ed amministrazione.

E’ palese che con questa forza lavoro non sia possibile poter tener fronte a tutte le necessità territoriali, per la difesa del suolo, per la conservazione e per la prevenzione del rischio idrogeologico, a causa di squilibrio uomo-territorio, che a livello provinciale dal 2010 si è ridotta del 2/3 degli addetti.

Pertanto, occorre rivedere tale rapporto, incrementando la forza lavoro iniziando a stabilizzare i lavoratori stagionali.

Per queste motivazioni, la FAI CISL IrpiniaSannio area Benevento, ha ritenuto opportuno rinnovare l’invito (più volte ribadito nei vari incontri sindacali) ai Presidenti degli Enti Delagati (Claudio Ricci Presidente Provincia di Benevento, Antonio Di Maria Pres.te C.M. Alto Tammaro-Titerno, Zaccaria Spina Pres.te C.M. Fortore, Giacomo Buonanno Pres.te C.M. Taburno) a un incontro per un tavolo concertativo per le varie problematiche sopra evidenziate e poste al centro di discussione in ogni  incontro sindacale.

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