Caserta. Primarie Pd, 17 sindaci casertani per Minniti. Il commento ironico del consigliere Donisi: “Il congresso ha folgorato anche sindaci di destra”

0 650

CASERTA – Quando si è in grave difficoltà, specialmente nell’agone della politica locale, è quasi naturale e inevitabile agganciarsi a chiunque si offra di darti una mano, magari anche a chi prima ti era avversario

E’ un pò quello che sta succedendo in provincia di Caserta, dove ben 17 sindaci della provincia hanno firmato il documento di candidatura dell’ex Ministro dell’Interno, Marco Minniti, alla segreteria del Partito Democratico. Fin qui nulla di male, ma se si va scorgere la lista dei nominativi noteremo tra i firmatari anche sindaci che fino a poco tempo fa appartenevano alla parte politica avversa. E’ quello che ha notato anche il Consigliere Comunale di Caserta, in quota Pd, Matteo Donisi.

“Apprendo con stupore – ha dichiarato Donisi – che è stata sufficiente la candidatura dell’ex ministro Minniti per infoltire massicciamente le fila dei sindaci vicini al nostro partito”.

Donisi, in maniera sottile ed ironica, fa luce su una situazione che, se da un lato non ha effettive ripercussioni sulla politica locale, dall’altro apre il sipario su un palcoscenico di barcollante coerenza, dove gli ideali e le battaglie politiche cambiano col variare delle situazioni.

“Mi fa immensamente gioire – continua il Consigliere –  l’aver scoperto che, tra i 17 sindaci della provincia firmatari del documento a sostegno del candidato alle primarie nazionali, vi siano un cospicuo numero di fasciati folgorati sulla via di Damasco. Noti esponenti della destra ora firmano per la candidatura di Minniti, ferventi attivisti per il NO al referendum voluto dal Governo Renzi (di cui Minniti era ministro) ora firmano per la candidatura di Minniti, addirittura firmano per la candidatura di Minniti sindaci che meno di due settimane fa erano alla cena elettorale in sostegno di un noto Europarlamentare di Forza Italia”.

Tra folgoranti accecamenti e cene elettorali, Donisi, senza se e senza ma, analizza la politica non oculata del suo partito che sta imbarcando chiunque possa portare qualche voto.

“Il Congresso fa bene al partito – conclude ironicamente –  un pienone di adesioni che lascia ben sperare in vista delle imminenti elezioni europee.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Ho letto e accetto Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.