“Peregrinazioni”, gli appuntamenti in programma a Morcone (Bn) per il 7 e l’8 dicembre

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Dopo il successo di pubblico degli ultimi incontri ecco i prossimi appuntamenti di Peregrinazioni, la  rassegna di cultura contemporanea che il Rotary, Distretto 2100 e l’Istituto Italiano per lo Studio e lo Sviluppo del Territorio hanno organizzato per il coordinamento di Gaetano Cantone.

 7  dicembre – Santa Croce del Sannio – Fondazione Giuseppe Maria Galanti, alle 17:00, La relazione Donna/Storia2 con Maria Teresa Vallifuoco, Antonella Tartaglia Polcini, coordina Tiziana Nardone

8 dicembre –  Morcone –  Auditorium San Bernardino, alle 17:00, nell’ambito di “Olio e pomodoro” Artigiani del cibo e della musica, i Musicalia e La Rua catalana in concerto.

Inoltre, nelle otto sedi messe a disposizione dalle amministrazioni comunali di  Campolattaro, Circello, Colle Sannita, Molinara, Morcone, Pontelandolfo, San Marco dei Cavoti, Santa Croce del Sannio permangono le collettiva d’arte degli artisti: Alberto Bocchino, Gaetano Cantone, Antonio Cella, Mario Ciaramella, Marco Delli Veneri, Sandro Iatalese, Ernesto Pengue.

Una rassegna in movimento, quindi, e non è un caso che la rassegna Peregrinazioni abbia come specifica “Territori in mutazione: eccellenze culturali ed imprenditoriali nella sfida con la complessità contemporanea tra comunità in trasformazione e territori da rigenerare”.

Peregrinazioni, infatti, accetta la sfida della complessità nel localizzare, nel Centro-Sud italiano, un’offerta culturale ed imprenditoriale in grado di coinvolgere e promuovere le eccellenze territoriali, ponendo in campo, alla pari, la cultura materiale e la cultura umanistica e scientifica.
Peregrinazioni pone con forza la necessità di un confronto tra discipline diverse, cooperanti nei saperi, avendo come finalità l’irrinunciabile comprensione dell’articolata realtà contemporanea: le nostre identità sono in movimento nella mutazione sociale ed economica del contemporaneo.

 Le eccellenze paesistiche, incastonate nei nostri territori assieme ai beni culturali e al meglio della produzione agro-alimentare, reclamano una ridefinizione funzionale – sostenuta dalla cultura della bellezza – del loro ruolo nelle politiche del turismo per le aree interne.

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