Cassa integrazione, il decimo rapporto Uil 2018

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Benevento, 6 dicembre 2018. – La Uil Avellino Benevento rende noto, col suo 10° rapporto 2018, che le ore di cassa integrazione guadagni complessivamente autorizzate nel mese di ottobre 2018 sono state oltre 19,2 milioni, con un aumento del 69,7% su settembre 2018., quando ne erano state autorizzate oltre 11,3 milioni.Nei primi 10 mesi dell’anno 2018 sono stati autorizzati oltre 181,2 milioni di ore di cassa integrazione, con una flessione del 39,8% sui primi 10 mesi del 2017, allorquando si contarono oltre 300,8 milioni di ore. Nel mese di ottobre 2018, le ore autorizzate di cassa integrazione hanno salvaguardato oltre 113 mila posti di lavoro. A livello provinciale, nel mese di ottobre 2018, l’aumento più forte (+251,1%), rispetto al precedente mese di settembre, si è registrato a Latina; mentre si registra a Oristano la maggior flessione (-87,1%). Per quanto riguarda la provincia di Benevento si è passati da 87.851 ore di cassa integrazione del mese di settembre 2018 alle 47.625 ore del mese di ottobre 2018 con una diminuzione del 45,8% delle ore complessivamente autorizzate. Anche il raffronto tra i primi 10 mesi del 2017 (1.436.081 ore) e quelle dei primi 10 mesi del 2018 (1.166.256 ore) ci dà un meno 18,8% di ore complessivamente autorizzate. I dati segnalano nuove imprese in difficoltà, come si evince dall’aumento del 34,2% della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) e un forte aumento di richieste di cassa integrazione straordinaria (+102,9%), dove a prevalere è la causale «riorganizzazione e crisi» (60% delle ore).  E’ questo il quadro che emerge dai dati sulla cassa integrazione di ottobre 2018 dove, complessivamente, si assiste a una forte ondata di crescita dell’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, sintomo di sofferenza del sistema imprenditoriale italiano e, con esso, dell’occupazione che ne è interessata. Diverso il trend se si analizza il cumulo delle ore di cassa integrazione del periodo gennaio-ottobre di quest’anno. Infatti, con gli oltre 181 milioni di ore autorizzate (pari a una media di 107 mila posti di lavoro salvaguardati), si registra una diminuzione del 39,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La flessione interessa in misura maggiore la cassa integrazione in deroga (-91,6%) in via di esaurimento, seguita dalla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (-46,8%) e dalla CIGO (-7,6%). In diminuzione la cassa integrazione in tutte le Regioni, a eccezione della Basilicata, unico territorio che registra un aumento del 25,8%. A livello provinciale interessate a incrementi sono solo 11 territori, con il picco maggiore, come detto, a Latina (+215,1%). Se a tali andamenti dello strumento di integrazione salariale, aggiungiamo il crescente numero di domande di Naspi, che mostra un incremento congiunturale pari al doppio, e in escalation anno dopo anno, l’apertura di un tavolo di discussione e approfondimento con il Governo sul tema degli ammortizzatori sociali, che come Uil abbiamo già sollecitato, si rende maggiormente necessario al fine di salvaguardare, nel miglior modo possibile, sia le imprese che, soprattutto, i posti di lavoro.

“I dati molto negativi che riguardano la provincia di Benevento – osserva Fioravante Bosco (Uil Avellino/Benevento) – dimostrano che vi è bisogno di una radicale inversione delle scelte che deve fare la politica. Scontiamo qui nel Sannio la fragile consistenza dell’assetto delle imprese locali, un significativo fenomeno di desertificazione sociale dovuto all’emigrazione costante e continua dei giovani laureati, il deficit infrastrutturale e, sinora, una bassissima qualità delle istituzioni locali. Il risultato complessivo – conclude il sindacalista – ci espone a un concreto rischio di declino sociale, produttivo, economico e demografico”. 

Ufficio stampa Uil Benevento

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