Casapulla (Ce). Al teatro comunale il VI appuntamento della stagione teatrale 2018/2019 con lo spettacolo “Il regalo rotto” di Michele Tarallo

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CASAPULLA (Caserta) – Domenica 3 Febbraio alle ore 19.30, sesto appuntamento della VI Stagione Teatrale 2018/19, promossa dall’Associazione culturale e sportiva Orizzonti, presso il Teatro Comunale di Casapulla sito in via E. Fermi n. 20, con la Compagnia “Idea Chiara Onlus” in IL REGALO ROTTO , per la regia di Michele Tarallo.

Lo spettacolo, tratto dal libro “Il regalo rotto” scritto dallo stesso Michele Tarallo, prende forma sul palco grazie alla collaborazione tra Michele e l’autore e attore Angelo Callipo, amico e collega del papà-autore. E’ il racconto della vita della famiglia Tarallo: di Michele, sua moglie Monica, la primogenita Marina, vivace e riflessiva, e Chiara, cerebrolesa per un deficit di ossigeno, provocato dal distacco della placenta durante il travaglio, prima di venire alla luce. Chiara vede pochissimo, non parla, è scossa da spasmi e non controlla volontariamente i movimenti, va imboccata, ingerisce solo cibi liquidi o centrifugati, ma anche se la piccola non “guarirà” mai ha tanto da dire e da insegnare sul modo stesso di intendere la vita e l’esistenza di ciascuno come un grande dono. Proprio per questo gli autori hanno scelto di raccontare il tutto con tono ironico e leggero, perchè possa arrivare il messaggio che la disabilità va affrontata con il sorriso per non subirla, nonostante i momenti di sconforto ed il senso di impotenza.

Abbiamo chiesto a Michele se ci fosse stato un episodio, una situazione in particolare che lo avesse portato a pensare di ideare questo spettacolo e se nel tempo avesse apportato delle modifiche dei cambiamenti. Le sue parole, ci danno il senso del tutto:

“Il regalo rotto è uno spettacolo teatrale particolare perchè parla di una storia vera. Volevo dare vita a qualcosa di vero , con tanti personaggi reali che hanno costellato la mia vita da quando è nata Chiara e devo dire grazie ad Angelo Callipo che ha fatto sì che la mia idea prendesse forma sul palco. Un episodio in particolare non c’è stato, ma una situazione sulla quale ho riflettuto è che non ho mai pianto, e quando mi si vede alla fine dello spettacolo piangere con la testa nel cuscino, in realtà questa cosa non è mai accaduta. Con il tempo sono arrivato alla conclusione che forse ho riversato in questo spettacolo il mio “pianto”. E’ uno spettacolo che va di pari passo con la vita di Chiara.Infatti, se nei primi 5 anni di vita, Chiara dominava la nostra quotidianità con il pianto, dopo sono cominciate ad essere più frequenti le crisi epilettiche, e se per il pianto a volte si “ingarrava” il modo per farla smettere, le crisi no, per le crisi non c’è soluzione, si può solo assistere. Quindi la straordinarietà e la verità di questo spettacolo sta proprio nel fatto che è uno spettacolo che cresce con Chiara, che si evolve con le sue problematiche, ma anche con quelle caratteristiche positive legate soprattutto al modo in cui si evolve la sua comunicazione. Ogni volta che va in scena lo spettacolo, le sensazioni che provo sono sempre le stesse: mentre durante le prove ricordo gli eventi con distaccato, durante lo spettacolo invece alcune battute o monologhi mi fanno “rivivere Chiara”, soprattutto quando parlo delle crisi epilettiche, che sono le vere star del nostro teatrino familiare. Tra le emozioni con il pubblico una su tutte la meraviglia, io mi meraviglio di come gli spettatori siano sbalorditi dal racconto di un mondo che non conoscono e che spaventa, e questa meraviglia mi fa capire che c’è ancora tanto da dire e da fare. Ringrazio Dio per avermi dato il dono del teatro, perchè credo che attraverso il teatro si possano cambiare le persone e i mondi, e far capire che anche il mondo della disabilità è un mondo come tutti quanti gli altri”..

Gli ingredienti ci sono tutti per uno spettacolo che osiamo definire per l’anima. L’invito a venire a teatro è rivolto allora a tutti e come dice sempre il Direttore artistico Gianfranco Tecchia:
“Non mancate e ricordate che l’appuntamento con il teatro è un appuntamento con la cultura”.

Per i biglietti rivolgersi al Cast Artistico, oppure Edicola 2G.

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