Luca Romano (Campania Domani): Su tema disabilità consigliere Graziano interviene in modo superficiale e completamente fuorviante

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E’ opportuno e strettamente necessario fare chiarezza su questioni di fondamentale importanza per la vita delle persone con disabilità e le loro famiglie.

Ho avuto modo di leggere le dichiarazioni del Presidente della Commissione Sanità, il consigliere regionale Stefano Graziano, che sul tema, come al solito interviene in modo superficiale e completamente fuorviante; per il ruolo che ricopre avrebbe il dovere di documentarsi prima di fare certe dichiarazioni e soprattutto di dire la verità.

Relativamente il bando dell’usl di Caserta n.348 del 14/03/2019, che ha ad oggetto l’accreditamento per soggetti autorizzati alla presa in carico di soggetti con disturbi dello spettro autistico come previsto dal progetto  “ABA 0-6”, il consigliere regionale Graziano o non sa od omette di dire cose fondamentali.

In primis non so se il consigliere Graziano sappia cosa sia l’ABA? Il consigliere Graziano probabilmente non sa che l’ABA è un metodo che racchiude una serie di procedure ed  interventi sul paziente affetto da autismo che, nella nostra provincia, associazioni di genitori di ragazzi autistici e professionisti del settore hanno avuto il coraggio e la forza di iniziare a sperimentare senza alcun aiuto da parte dello stato già diversi anni fa;

bisogna dare merito al Presidente Vincenzo De Luca di aver avuto poi la sensibilità di comprendere l’importanza di tale metodo e di iniziarne la “sperimentazione” tramite l’usl in provincia di Caserta fin da subito inizio legislatura.

Ad oggi, dopo quasi quattro anni, siamo tornati al punto iniziale, e questo  perché la legge regionale sull’autismo del 28 settembre 2017 n. 26 fu impugnata dal governo Gentiloni e BOCCIATA dalla corte costituzionale con sentenza n.199/2018.

In più, in tutti questi anni, non si è dato vita ad un centro di ricerca che abbia potuto effettuare degli studi sia dal punto di vista psichiatrico che neurologico sull’autismo. Non abbiamo alcun tipo di istituto pubblico che effettui ricerche e che, in sinergia con enti privati accreditati, segua i pazienti.

Le liste d’attesa per i piccoli pazienti sono lunghissime, e gli unici centri pubblici realmente in grado di seguire ed effettuare diagnosi si trovano a Napoli (Santo Bono, Federico II , Policlinico). In provincia di Caserta non esiste, né tanto meno è stato programmato, un dipartimento di eccellenza di neuropsichiatria infantile .

Ma il consigliere regionale Graziano vive a Roma o nella nostra provincia? Ha mai parlato con genitori di bambini autistici? Sa a quale trafila burocratica sono sottoposti prima di poter accedere ad una struttura pubblica che prenda in carico i propri figli per poterne effettuare almeno una prima diagnosi?

Conosce i tempi di attesa, ed i costi che una famiglia della provincia di Caserta deve sostenere per poter recarsi a Napoli?

Quindi se da una parte a suon di proroghe si continua a sperimentare il metodo ABA, consentendo ai grossi centri privati, gestiti da imprenditori PRIVATI di guadagnare tanti quattrini, dall’altra non si provvede ad incentivare la ricerca ed il potenziamento del pubblico, lasciando i poveri pazienti nelle mani dei centri privati (cosa succederà nel momento in cui l’usl non potrà più prorogare la sperimentazione?).

In tutto ciò, cosa curiosa ed alquanto strana, non si è dato vita nemmeno ad un comitato scientifico di rilievo che si sia occupato di pubblicare i dati di questa importante sperimentazione, quali sono i nomi dei professionisti internazionali o almeno nazionali esperti di autismo che monitorano questa importante sperimentazione dell’usl di Caserta. Ci sono? Come sono stati scelti, con quale criterio? Ed i dati, dopo quattro anni, dove sono pubblicati?

Il consigliere regionale Graziano interviene sempre a sproposito quando si parla di disabilità, cosi come quando si affrettò a festeggiare la nomina del giovanissimo dott. Giuseppe Bove a Garante regionale della disabilità, votato a larga maggioranza, salvo poi non avere l’umiltà di chiedere scusa quando il  TAR (prima sezione)  ha dichiarato illegittima la nomina del dott. Bove  per “eccesso di potere per arbitrarietà , macroscopica illogicità” “totale inadeguatezza del curriculum ed esperienza pregressa”, ed il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Regione Campania contro la sentenza  rendendo completamente NULLA tale nomina e condannando la Regione Campania al pagamento delle spese processuali, cosi come accadrà per il bando dell’usl del 14 Marzo scorso, che è a dir poco vergognoso, ma di questo ne parlerò nelle sedi opportune.

Il consigliere Graziano ha infine dichiarato che le cure non sono mai state interrotte per alcun paziente; certamente riferendosi alla sperimentazione del metodo ABA, possiamo dire che seppur a “suon di proroghe” c’è stata una sorta di continuità, ma relativamente a tutti gli altri disabili della nostra Provincia, ma anche Regione, possiamo dire al consigliere Graziano che quando vuole lo aspettiamo per un confronto con la REALTA’ (sarò felice di portarlo  “casa per casa”, cosi potrà constatare il disastro di cui è co-protagonista).

IL  PIANO SOCIALE REGIONALE presentato dell’assessore Lucia Fortini (a cui sicuramente va dato atto di essere una persona onesta e perbene, ma politicamente poco incisiva ) nessuna risposta ha dato in merito all’enorme problema  delle procedure per la compartecipazione sociosanitaria ,che permangono in maniera costante e devastante provocando ritardi inammissibili nel versamento del FUA ( Fondo unico di ambito)  della quota capitaria dai parte dei comuni, problema che è ormai presente in tutti gli ambiti sociali della nostra provincia, e che è diventato un DRAMMA per le famiglie delle persone con disabilità, che vedono purtroppo continuamente interrotto l’assistenza e le cure ai propri figli; basti guardare la situazione dell’ambito sociale C01  Caserta comune capofila , come ha anche evidenziato e fatto emergere giorni fa la consigliera comunale di  “Caserta nel cuore” Emiliana Credentino.

In sintesi, inviterei il consigliere regionale Graziano a prestare meno attenzione ai bandi di accreditamento per i privati che lasciano presagire soltanto un GRANDE BUSINESS per “i soliti noti”  e niente di più, e fare più attenzione alla realtà dei fatti perché lo stato attuale delle strutture sanitarie pubbliche campane se per le persone comuni è messo male, per le persone con disabilità è DAVVERO UN INCUBO SENZA FINE.

Luca Romano

Campania Domani

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