Caso Fadil, Sbai: “Dall’ambasciatore totale negligenza. La comunità si sente abbandonata”

La Presidente dell’Associazione delle Donne Marocchine in Italia (ACMID) delinea un bilancio nettamente negativo dell’operato di Hassan Abouyub, augurandosi che con il nuovo ambasciatore possa verificarsi una svolta

0 604

Roma, 2 aprile – «La tragica morte di Imane Fadil ha dimostrato ancora una volta l’inadeguatezza dell’ambasciatore marocchino in Italia. I notevoli passi in avanti in tema di integrazione fatti negli anni Novanta e Duemila hanno infatti subìto un brusco arresto dall’insediamento di Hassan Abouyoub, incapace di difendere la propria comunità: il caso Fadil ne è l’ennesima prova. Speriamo che con la sua partenza e l’arrivo del nuovo ambasciatore possa aumentare l’attenzione verso i marocchini che vivono nella penisola.

Oltre al mancato interessamento per la drammatica sorte di Fadil e all’indifferenza verso le reali cause del decesso, Abouyoub in questi anni è stato infatti incapace di mostrare la profonda varietà della comunità marocchina in Italia. Uomini e donne che contribuiscono alla prosperità del Paese d’arrivo e che possono narrare molte storie di successo.

Accanto alle brutte cronache delle scorse settimane vi è un gruppo umano straordinario e vitale, con le donne in prima linea. Imprenditrici, professioniste, giornaliste, politiche: perché Abouyoub non ha raccontato anche questa parte della realtà, che dovrebbe inorgoglire il Marocco ed aiutare la conoscenza reciproca?

La libertà di espressione non è prerogativa esclusivamente europea. Anche il Marocco è terra di libertà, ci sentiamo dunque di esprimere un severo giudizio sull’operato di Abouyoub, che troppo spesso si è dimostrato distante dai suoi concittadini, scoraggiandone spirito d’iniziativa e volontà di inserimento».

Lo ha dichiarato in una nota Souad Sbai, presidente Acmid-Associazione delle Donne Marocchine in Italia.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Ho letto e accetto Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.