Casagiove (Caserta). La comunità parrocchiale di Santa Croce pellegrina a Pompei: momento di fede e di conversione per molti

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Casagiove (CE) – Il solenne pellegrinaggio che, ogni anno vede protagonista la comunità parrocchiale di Santa Croce con in testa il suo parroco, don Lorenzo Maggetto, e che vede la comunità cristiana raggiungere il Pontificio Santuario della Madonna del Rosario in Pompei, può considerarsi senza alcun dubbio una tradizione, nonché patrimonio di fede e spiritualità ormai fortemente radicato nei cuori dei fedeli di Santa Croce. Questo pellegrinaggio dal tema prettamente “mariano”, affonda le sue radici in una promessa fatta pubblicamente davanti ad una nutrita folla di fedeli, quando circa trent’anni or sono, la sacra immagine della Madonna di Pompei venne accolta festosa da tutta la città, per restare esposta alla venerazione dei fedeli per diversi giorni, nella chiesa di Santa Croce. In quella felice occasione, alla toponomastica cittadina venne accordato un titolo mariano: via Madonna di Pompei (dove è ubicata la sede della BCC). Ancora oggi, questa promessa di fare visita alla Madonna, attraverso la sua prodigiosa icona conservata nel santuario pompeiano, viene mantenuta e, col passare del tempo, il numero dei partecipanti è aumentato. Al pellegrinaggio, svoltosi sabato scorso, 6 aprile 2019, hanno partecipato 570 persone, non solo di Casagiove, ma pure da paesi limitrofi. All’arrivo in basilica, alla presenza dei fedeli, del parroco, dei confratelli della Congrega di Sant’Antonio di Padova in abito di rito, degli accollatori di Sant’Antonio di Padova e delle piccole majorettes dell’Oratorio parrocchiale, anch’esse in uniforme, c’è stato il saluto affettuoso del rettore del santuario, il quale ha fatto deporre davanti all’immagine della Madonna un fascio di rose bianche, unitamente al grande cero e all’olio per far ardere la fiamma davanti al Tabernacolo, il tutto frutto della generosità dei partecipanti al pellegrinaggio. Il momento delle confessioni è stato vissuto da tutti con dignità e compostezza. La santa messa vespertina in basilica, celebrata dal vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise, ha toccato il cuore di tutti, in particolare il momento dell’omelia, dove, il vescovo ha evidenziato la preparazione alla Santa Pasqua, attraverso il periodo di Quaresima, momento temporale fondamentale per la vita di ogni cristiano, momento che serve al miglioramento della propria condizione di vita vissuta cristianamente. La chiusura del quadro della madonna, al termine della santa messa è stato il momento più emozionante e commovente della giornata, il momento in cui, ognuno, pone alla Vergine Maria, fissandola negli occhi, le ultime preghiere della giornata, sorretti dal suo candido sguardo.

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