CASTEL VOLTURNO (CASERTA) – La presentazione delle liste elettorali è sempre più vicina e il fermento aumenta esponenzialmente. Il frastagliato scenario politico delle comunali non accenna ad integrarsi. Il centrodestra pare aver trovato la quadra intorno al candidato sindaco che si è mosso in anticipo, Luigi Umberto Petrella, che la spunta su Cristina D’Ausilio e Stefano Tommasi. La scelta non pare avere una vera e propria cognizione di causa, dato l’estenuante avvicendarsi dei tre candidati a papabile rappresentante dei partiti di destra in gioco in queste elezioni. C’è da sperare che le idee su cosa sia meglio fare per il territorio castellano, che rimane un territorio di difficile amministrazione, siano meglio strutturate della scelta del candidato sindaco. Il PD tenta di recuperare i pochi consensi rimasti dopo il suicidio mediatico del sindaco uscente Dimitri Russo, cambiando il nome della pagina facebook a lui dedicata da “Dimitri Sindaco” a “Peppe Scialla Candidato Sindaco”. A quanto pare, per il PD, un sindaco può essere sostituito al pari delle candele difettose di un motore che stenta a ripartire. Giovanni Parente prova a venir fuori dalla defaillance mediatica creatasi per le registrazioni riguardanti il processo CE4 a Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno ad associazione a delinquere di stampo mafioso per le vicende legate allo smaltimento rifiuti gestito dal consorzio Eco4, in cui viene spesso nominato. Nicola Oliva e il progetto #maneEmane continuano a riscuotere consensi e a rifiutare accordi con i “frammenti civici” cosparsi in questo scenario politico disintegrato. In fila Giovanni Parente, Alfonso Iovine, Peppe Scialla e Cesare Diana hanno tentato il colpo grosso chiedendo al leader del gruppo Cento volti di fare un passo indietro, ricevendo indistintamente un secco “no” da parte di Nicola Oliva, che consapevole della forza del suo gruppo continua a preferire il suo Progetto ad una Poltrona.