Concorso allievi agenti di Polizia 2017: il nuovo emendamento esclude i candidati dalla graduatoria

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Una vera e propria beffa per i candidati iscritti in graduatoria per il concorso per allievi agenti della Polizia di Stato del 2017. L’emendamento 11.17 del decreto semplificazione del 2019  ha cambiato i requisiti di accesso per tali figure, escludendo di fatto molti soggetti presenti in graduatoria. Andiamo però con ordine e cercheremo di fare chiarezza sulla questione.

Con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 6 maggio 2017 è stato bandito il concorso per 1.148 allievi di Polizia di Stato. Potevano accedere al concorso i candidati con un massimo di 30 anni di età e con diploma di scuola media. I candidati risultati idonei, ovvero coloro che alla prova scritta preselettiva hanno ottenuto un punteggio minimo di 6/10, hanno formato una graduatoria di 3.343 candidati. Nel primo blocco sono stati assunti alla fine 1.600 nuovi agenti. Con la legge di bilancio 2018, avendo la Polizia di Stato necessità di altre unità è iniziato lo scorrimento della suddetta graduatoria. Con l’emendamento già citato del decreto semplificazione 2019, per la posizioni della suddetta graduatoria, sono stati cambiati i requisiti di base, abbassando l’eta minima a 26 anni ed inserendo il possesso del diploma di scuola superiore. Una vera e propria beffa per chi sperava a breve di cominciare la propria carriera e che invece adesso si vede superare da chi, pur avendo ricevuto un punteggio inferiore, è più giovane.

Naturalmente l’emendamento ha subito scatenato una reazione dei candidati che unitesi nella lotta, attraverso anche una pagina Facebook (https://www.facebook.com/aspirantiallieviagentipoliziadistato/) si sono fatti portavoce dei propri diritti nei confronti delle istituzioni. Sono riusciti ad arrivare anche dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha però riferito di doversi attenere a quanto espresso e richiesto dal Capo della Polizia che giustifica la cosa in termini di età media del personale di Polizia. Una dichiarazione del tutto inesatta in quanto con questo concorso la differenza di età media è solo di due mesi.

Le rimostranze sono state invece accolte da altre forze politiche, ovvero quelle d’opposizione, come Pd, Fratelli d’Italia, e Forza Italia che hanno operato sia con dichiarazioni che negli organi istituzionali. La situazione ad ora però rimane ferma ed entro questo mese cominceranno anche le prove selettive.

Una situazione difficile per i tanti che speravano di continuare un percorso di vita oltre che lavorativo. Non vogliamo essere contro le necessità della Polizia di Stato, ma i nuovi limiti di età potevano essere immessi in nuovi bandi senza stravolgere un concorso che vedeva presenti i candidati con i requisiti richiesti in sede di pubblicazione. Continueremo a seguire la vicenda con la speranza che possano essere accolte queste giuste e sacrosante richieste.

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