Rientra lo stato di agitazione degli operatori ecologici di Casapulla. Già questa mattina, gli operai hanno lavorato regolarmente e nelle prossime ore provvederanno a ripulire l’intero territorio comunale. Il sindaco Renzo Lillo ha ricostruito quanto accaduto nelle ultime ore e annuncia la felice risoluzione della problematica. «In queste ore – fa sapere il primo cittadino – tanto è stato detto e scritto, anche dai consiglieri di minoranza, sullo stato di agitazione degli operatori ecologici di Casapulla. Per meglio chiarire la vicenda, soprattutto ai nostri concittadini, ritengo sia giusto fare una breve, quanto necessaria, ricostruzione cronologica. Martedì 18 giugno è stata protocollata una lettera, inviata in Comune la sera di lunedì 17 giugno, nella quale gli operai della ditta incaricata della raccolta rifiuti annunciavano lo stato di agitazione; insomma, siamo venuti a conoscenza della protesta a protesta già avviata. Ci siamo immediatamente attivati ed abbiamo convocato i rappresentanti della società e una delegazione di dipendenti, i quali hanno iniziato uno sciopero per 48 ore di ritardo nel pagamento dello stipendio. Stando ad un accordo sindacale, infatti, gli operatori ecologici vengono liquidati il 15 di ogni mese. Mercoledì 19 giugno abbiamo provveduto a saldare una mensilità alla società ed oggi 20 giugno, mediante una missiva, è stato annunciato il rientro dello stato di agitazione. Al fine di tutelare la percentuale di raccolta differenziata e di non mescolare frazioni diverse di rifiuti, dalla ditta ci hanno comunicato che entro sabato tutto il paese sarà completamente ripulito. Per il mancato rispetto degli accordi sindacali e per i disagi provocati alla cittadinanza, abbiamo deciso di avviare la procedura di contestazione, chiedendo l’applicazione delle penali previste dal contratto. Grazie anche al lavoro degli uffici, siamo riusciti a risolvere il problema in pochissime ore. Noi rispondiamo con i fatti, non abbiamo tempo da perdere in altre cose ma pensiamo a lavorare solo per il bene di Casapulla».