Jabil Marcianise, Guglielmo Epifani (Articolo Uno – Leu) presenta interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro

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Il deputato di Articolo UnoLeu, Guglielmo Epifani, ha firmato un’interrogazione parlamentare riguardante la vertenza sui 350 licenziamenti annunciati dalla Jabil nello stabilimento di Marcianise (Caserta):

“Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali – Per sapere – premesso che: Jabil Circuit Italia Srl è la filiale italiana di Jabil Circuit Inc, multinazionale americana attiva nel settore della manifattura elettronica; Jabil si insedia in Italia, a Marcianise (CE), alla fine degli anni Novanta attraverso l’acquisizione degli stabilimenti produttivi di Marconi, Nokia ed Ericsson; Jabil è un’azienda che opera in un mercato la cui competitività è prevalentemente straniera. La competitività a basso costo con paesi asiatici e dell’est europeo ha ridotto notevolmente le commesse reperibili e sostenibili per il sito di Marcianise; ad aumentare la difficoltà a reperire lavoro è la totale assenza di piattaforme industriali atte ad incentivare le società a non delocalizzare attività e prodotti manifatturieri in altri paesi a basso costo; negli ultimi 12 anni sono stati utilizzati gli strumenti legati agli ammortizzatori sociali, tra cui anche la mobilità incentivata; nel mese di luglio del 2010 la Jabil circuit ha provato a disfarsi del sito di Marcianise tramite la vendita del pacchetto azionario ad un fondo finanziario americano “mercatech” titolare del 100% del capitale sociale di competence emea. Dopo pochi mesi la Jabil america ha provveduto a riacquisire i siti ceduti a Mercatech facendosi carico dei dissesti finanziari e industriali causati dallo stesso fondo Mercatech; dal 2011 ad oggi Jabil non ha più avuto una vera e propria attenzione industriale per Marcianise. Ha preferito aumentare lo sviluppo di attività verso paesi dell’est. Ciò ha ulteriormente aumentato l’esubero strutturale con gran parte dell’organico di lavoro in cassa integrazione, con una perdita economica media annua di circa 20 milioni di euro; a seguito di ciò Jabil ha drasticamente ridotto il salario dei dipendenti, provenienti dagli accordi di 2° livello ed han fatto ricorso ad un processo di ristrutturazione con uscite incentivate; oggi l’organico è composto da 794 dipendenti. Per tentare di superare questo ulteriore momento di crisi, Jabil ha presentato a novembre 2017 una piattaforma industriale in cui ha annunciato come intende gestire nei prossimi mesi il sito di Marcianise. A seguito di questa piattaforma è stata avviata la cigs, i cui 12 mesi di proroga scadranno il 23 settembre 2019; lo scorso 24 giugno, durante l’incontro convocato dalla Jabil presso la sede della Confindustria Caserta, è stata annunciata la procedura di licenziamento collettivo per 350 lavoratori, venendo meno agli impegni assunti nelle sedi istituzionali;

quali iniziative intenda intraprendere affinché vengano garantiti i livelli occupazionali dell’azienda, considerato che detti licenziamenti andrebbero a colpire l’ASI (Area di Sviluppo Industriale) di Marcianise, un distretto già martoriato dalla crisi e che sta si sta impoverendo sempre di più”.

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