Tradimenti e pestaggi, la sentenza: due assolti e una condanna

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Una lite finito in un pestaggio: aggressione, violenza personale, lesioni volontarie e danneggiamento di un autovettura di grossa cilindrata. Questo il capo d’imputazione di cui rispondevano i fratelli Perrella Ciro Terry e Perrella Bartolomeo, nonche’ il figlio di Ciro, Tabacchino Enrico Iolli. Stamane udienza decisiva dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giudice dottoressa Patrizia Iorio. Oggi era prevista la chiusura dell’istruttoria dibattimentale con l’audizione dell’ultimo teste, sentito, su richiesta del difensore di Perrella Ciro Terry; richiesta che, nelle scorse udienze, era stata accolta dal Giudice Monocratico la dott. ssa Iorio. La teste, la ex moglie di Perrella Ciro Terry, ha ammesso di aver avuto una relazione con la persona offesa un professore di educazione fisica di Caserta Gisondi Erminio che si e’ costituito parte civile in questo processo assistito dall’avv. Italo Madonna. La testimone la sig. ra Iolli Maria Luisa ha risposto a tutte le domande dell’avv. Francesco Schettino, difensore del Perrella Ciro Terry proprietario, insieme con il fratello dell’azienda “ la fiera del mobile di Riardo”. Ella ha cercato di smentire completamente la tesi sostenuta dal Gisondi ed ha detto che lei voleva porre fine alla relazione extra coniugale ma il Gisondi non aveva accettato la sua decisione e per questo motivo voleva estorcere denaro al suo ex marito Ciro Terry Perrella. Poi si e’ sottoposta al fuoco incrociato delle domande del difensore di parte civile. Da ultimo le richieste di condanna per tutti gli imputati da parte del pubblico ministero e a seguire sempre stamane le arringhe dei difensori degli imputati. Poco fa la sentenza: accolta la richiesta dell’avv. Raffaele Crisileo che ha incamerato una sentenza di assoluzione per il suo assistito Perrella Bartolomeo. Assolto anche Tabacchino Enrico Iolli. Tutti e due assolti per non aver commesso il fatti. Invece Ciro Terry Perrella e’ stato condannato ed ha rimediato nove mesi di carcere. La tesi della sua ex compagna non ha retto. I fatti risalivano a ben quattro anni fa quando la persona offesa, il prof. Gisondi Enrico, chiamato per telefono da Ciro Terry con una scusa raggiunse il mobilificio di Riardo e li nel piazzale dell’azienda subi un vero e proprio pestaggio fatto ai suoi danni cui assistette suo figlio minorenne che era in quella circostanza con lui e che vide la intera scena di violenza inaudita con bastoni e mazze. Un vero e proprio pestaggio ai suoi danni con sbarre di ferro e pugni cosi riempendo di botte il Gisondi (che riporto’ molte lesioni al corpo) e riducendo a brandelli la carrozzeria della sua autovettura, una BMW di grossa cilindrata. Vero e’ che il Gisondi dovette ricorrere, e per lungo tempo, alle cure dei sanitari del nosocomio casertano e suo figlio ebbe necessita’ di ricorrere ad una terapia psicologica. Oggi con la sentenza si pone fine ad una triste storia.

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