Edili in protesta: “Noi non ci fermiamo”: presidio in 100 città

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In una nota congiunta i sindacati dei lavoratori edili FENEALUIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL, annunciano una iniziativa di protesta messa in atto in cento città.

“Il territorio di Caserta vede nel settore delle costruzioni una crisi profonda segnata dal blocco di grandi opere (Policlinico), alla crisi delle cave (licenziamenti e riduzioni Colacem), fino ai ritardi nella partenza e realizzazione della NA-BA con grandi criticità relative ai sub appalti. Il policlinico è una opera ormai da più di 20 anni, nasce per diventare il più grande presidio universitario e ospedaliero della provincia di Caserta. Le vicissitudini negli anni, che hanno visto il fallimento delle va-rie imprese che dovevano eseguire i lavori, ci porta attualmente ad avere un’opera bloccata dopo il Crac di Condotte, nelle maglie della burocrazia con i vari soggetti che si rimpallano le responsabilità.
Attualmente i lavoratori restanti circa una ventina sono in CIGS ma a fine anno se non si sblocca nulla questi saranno licenziati. La chiusura di cave o il ridimensionamento delle attività estrattive, a seguito del mancato rinnovo del piano regionale (PRAE), hanno causato la perdita di posti di lavoro. I pochi appalti privati o pubblici presenti sul territorio stanno aumentando situazioni di irregolarità e mancanza di sicurezza il tutto dovuto alla quasi totale mancanza di controlli da parte degli organi ispetti-vi che per quanto ci riguarda sono inesistenti e inadeguati. Riscontriamo sempre più frequentemente dumping contrattuale sui cantieri, anche pubblici dove si appli-cano contratti metalmeccanici o di agricoltura, addirittura in alcuni casi multiservizio, vane le nostre ri-chieste di interventi.
Non va meglio sull’unica opera che faticosamente sta partendo la NA-BA che attraversa anche il territorio di Caserta, perché la bassa qualità dei subappalti presenti causano una distorta applicazione dei contratti edili con imprese che non riescono a pagare i lavoratori alle normali scadenze ed anche in questa opera i controlli sono inesistenti.
Non si spendono i soldi giacenti in regione Campania per mancanza di progettualità per gli interventi ne-cessari sul litorale Domitio-Flegreo abbandonato a degrado e illegalità. La provincia di Caserta avrebbe bisogno di tantissimi interventi soprattutto pubblici che se adeguatamen-te affidati e controllati potrebbero creare posti di lavoro e farebbero emergere la ricchezza sommersa che pur in questo territorio c’è”.

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