“Sciopero istituzionale” a oltranza finché non saranno garantiti alla minoranza i diritti e le prerogative riconosciute dalla legge

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“I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all’espletamento del proprio mandato”. Parla chiaro l’art. 43 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs 267/2000). Lo conoscono bene il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale, il Segretario ed i Dirigenti comunali, lo conosce perfettamente il Sig. Prefetto.

Sulla vicenda del Campo Sportivo comunale, da mesi, sistematicamente, le numerose e reiterate istanze di accesso agli atti prodotte dal gruppo consiliare di “Casagiove nel Cuore” non vengono evase dagli organi preposti. Le numerose interrogazioni consiliari, regolarmente presentate, sempre ignorate e mai calendarizzate negli ordini del giorno dei lavori d’aula in palese violazione di un chiaro obbligo di legge.

Neppure il sollecito formale del Prefetto di questa estate ha avuto esito positivo.

Questo surreale contesto in cui si reiterano ostinatamente violazioni di diritti fondamentali dei consiglieri comunali di minoranza, impedisce gravemente l’effettivo esercizio del potere ispettivo, di controllo e di garanzia che Legge e Costituzione attribuiscono a ciascun Consigliere Comunale, in particolare, a quelli delle minoranze.

Dinanzi ad una evidente impossibilità ad adempiere alla nostra funzione pubblica nell’interesse dei Cittadini e finché non saranno garantiti alla minoranza i diritti e le prerogative riconosciutegli dalla legge, annunciamo l’attivazione ad oltranza dello “sciopero istituzionale” attuato mediante il blocco della partecipazione alle sedute del Consiglio Comunale da parte del gruppo di “Casagiove nel Cuore” a partire da quella odierna.

Chiediamo al Prefetto ed al Difensore Civico regionale di intervenire con decisione per rimuovere questa inaccettabile situazione, obbligando, chi la elude, al rispetto della legge e delle procedure per ripristinare e garantire le condizioni minime di rispetto istituzionale, ad oggi, totalmente calpestate.

Ritornando sulla questione del campo sportivo, precisiamo che non si tratta di “attacchi personali”, in quanto il campo non è di proprietà della famiglia Corsale, ma del Comune di Casagiove e di tutti i cittadini, pertanto basta con il finto vittimismo. Sarebbe stato più semplice rispettare la legge fin da principio.

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