San Prisco. Villa comunale chiusa da otto mesi, irrompono i rappresentanti di ‘Progetto Tifata’

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Era il 27 giugno del 2019 quando il sindaco di San Prisco Domenico D’Angelo, con ordinanza numero 5, chiudeva la villetta comunale di via Napoli a tutela della pubblica incolumità e del patrimonio comunale. Inseguito ad un atto vandalico da parte di ignoti, infatti, c’era stato il furtoe il danneggiamento dell’impianto elettrico della pubblica illuminazione edell’interruttore che serve ad alimentare le telecamere. Lo stesso D’Angeloaveva disposto la chiusura della villetta di via Napoli fino al ripristino deidanni provocati dai vandali o all’affidamento dell’area ad una associazione,comitato o soggetti privati interessati alla sua gestione.

Ebbene da quelgiorno sono trascorsi quasi otto mesi e i cancelli della villetta di via Napolirestano chiusi da un grosso lucchetto. Sull’argomento intervengono irappresentanti della nuova associazione di San Prisco ‘Progetto Tifata’. «L’amministrazione– fanno sapere i soci del sodalizio – ha pensato bene di risolvere il problemadel degrado della villetta comunale di via Napoli chiudendola ed impendendo aicittadini di utilizzarla. A San Prisco oramai non ci sono più aree verdiagibili, tanto che i residenti sono costretti a spostarsi nei comuni limitrofiper fare una passeggiata o per far giocare i propri figli sulle giostre.Purtroppo il caso della villetta di via Napoli non è unico. Lo spazio verde divia Palinuro è stato recintato e mai più utilizzato, la grande villa di CorsoTrieste è nel degrado più assoluto con giostre completamente distrutte, cestinidella spazzatura divelti e rifiuti in ogni angolo. Negli ultimi giorni, abbiamosentito parlare di uno nuovo spazio verde in via Agostino Stellato; prima diinteressarsi a progetti che probabilmente non saranno mai ultimati, i nostriamministratori farebbero bene a rivalutare le aree già esistenti e che sitrovano in uno stato di totale e desolante abbandono».

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