CASAGIOVE. Aveva fatto il tampone pochi giorni fa: negativo. Lo ha ripetuto ed è risultato, invece, positivo al Covid-19. Anche Casagiove è costretta a fare i conti con l’epidemia da Coronavirus.
Il paziente è un 23enne del posto, che abita in vasto e popoloso rione. Secondo un rituale che abbiamo imparato a conoscere, il personale dell’unità di crisi dell’Asl di Caserta, con tuta bianca, guanti, mascherine e occhiali protettivi, si è recato nell’abitazione del ragazzo per sottoporlo al tampone. Gli esiti sono stati inviati all’ospedale Cotugno di Napoli, che ha confermato la positività. Ora, il 23enne è a casa e le sue condizioni non sono preoccupanti. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale del test da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Nell’immediatezza, però, è scattato il protocollo dell’azienda sanitaria locale per il 23enne e per i suoi più stretti familiari. Una nota è stata inviata alla viceprefetto Stella Fracassi (il Comune è commissariato dal 2 febbraio), ai sub-commissari Cesario Gaudino e Annalisa Giudicianni e al segretario comunale Clemente Lombardi. È stato, poi, Lombardi a richiedere l’intervento della polizia municipale, agli ordini del comandante Nicola Altiero.
Gli agenti stanno cercando di ricostruire la rete di persone che è venuta a contatto con il paziente, così da poter attivare su ciascun individuo il protocollo. E, soprattutto, capire chi potrebbe essere stato il vettore inconsapevole del contagio e in quale contesto sarebbe avvenuto. Sulla vicenda vige il riserbo più assoluto di Palazzo Jovara; dal Municipio fanno sapere solo che «l’interlocuzione con gli organi sanitari è costante e che il caso è monitorato; l’invito a tutti i cittadini è di restare calmi e di mettere in atto i comportamenti raccomandati dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte».
Claudio Lombardi (il Mattino dì martedì 10 marzo 2020)