Morte Antonio Esposito, il ricordo commosso di Giuseppe Vozza. Nel 1963 fondò lo scoutismo a Casagiove

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Gli scout e i cittadini di Casagiove si abbracciano virtualmente nell’ultimo saluto ad Antonio – detto Tonino – Esposito. Cittadino, uomo, amico e scout amato da quanti lo hanno conosciuto. Di lui resta il ricordo e il lavoro svolto nella sua più grande passione: Tonino, infatti, è stato uno dei fondatori del gruppo scout della città di Casagiove. Gruppo che, anche grazie alla sua direzione, è riuscito a diventare negli anni una delle principali realtà del casertano e non solo.

Sentite e toccanti, le parole dell’ex primo cittadino della nostra città Giuseppe Vozza, docente dell’Isiss Buonarroti di Caserta nonché compagno e fondatore, insieme ad Antonio, del gruppo scout della città.

“Nello scoutismo di Casagiove Tonino è stato un “precursore” e un “fondatore” – scrive Vozza nel suo ultimo saluto all’amico e compagno di avventure.
Un precursore perché insieme ad altri giovani temerari ha vissuto l’esperienza della scoperta del mondo scout grazie agli amici del gruppo Capua 1.
Un “fondatore” perché nel 1963 sempre con quel gruppo di giovani ha fondato lo scoutismo a Casagiove e ha guidato per molti anni come Akela il branco Kalanagh.
Arrivato il momento di affrontare nuove sfide ha passato il testimone, rimanendo però sempre legato all’ambiente dello scautismo.

Per quei tempi è stata una storia di coraggio, amicizia, avventura…e anche un pò di sana incoscienza di cui noi tutti dobbiamo essere grati ed orgogliosi.
È rimasto sempre legato ai valori della promessa ed ha voluto che anche i propri figli vivessero la meravigliosa esperienza dello scoutismo.
Alla moglie Ales, ai suoi figli, alle loro mogli e ai nipoti va il nostro fraterno abbraccio.
Buona caccia, buon sentiero e buona strada caro Tonino! A te va il nostro IMMENSO GRAZIE.

Alle sue parole, si sono aggiunti i ricordi e i saluti di chi lo ha incontrato e ne ha apprezzato l’impegno sociale e il senso di fratellanza che lo hanno sempre contraddistinto.
Con la speranza di continuare a ricordarlo e farlo vivere nelle parole, ma soprattutto nelle azioni.

AL CADER DELLA GIORNATA
Al cader della giornata
noi leviamo i cuori a te,
tu l’avevi a noi donata
bene spesa fu per te.
Te nel bosco e nel ruscello,
te nel monte, te nel mar,
te nel cuore del fratello
te nel mio cercai d’amar.
I tuoi cieli sembran prati
e le stelle tanti fior
son bivacchi dei beati
stretti in cerchio a lor Signor
Quante stelle, quante stelle
dimmi tu la mia qual è
non ambisco alla più bella,
basta sia vicina a te.

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