A casa si annoiavano e allora scendono in strada per giocare a pallone: denunciati i genitori di 2 ragazzini

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Nei decorsi giorni, in occasione dei servizi di controllo del territorio predisposti al fine di garantire il rispetto delle prescrizioni anti contagio, svolti dalla Polizia di Stato nel territorio di competenza del Commissariato di P.S. di Maddaloni ed intensificati anche in occasione delle festività Pasquali, gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Maddaloni, hanno provveduto ad acquisire numerose autocertificazioni ed elevare sanzioni amministrative nei confronti dei trasgressori. In particolare, durante le  ininterrotte attività di controllo, nel corso del pattugliamento di una zona  periferica, sita nei pressi della Iª traversa di via Viviani, gli operatori di Polizia hanno colto un gruppo di cinque  giovani che,  in assembramento, tranquillamente chiacchieravano e scherzavano tra loro, anche con abbracci, senza rispettare le distanze minime impartite con il DPCM 22 Marzo 2020. I giovani, alla vista dei Poliziotti, si sono giustificati affermando che non stavano ponendo in essere alcun comportamento illecito. Gli Operatori, a tal punto, li hanno redarguiti, sottolineando che ogni forma di assembramento costituisce pregiudizio per l’incolumità pubblica e  pericolo connesso al contagio da Covid-19. I trasgressori sono stati tutti sanzionati, con multa di euro 400  a testa, ai sensi dell’art. 4 del D.L. n.19 del 25 marzo 2020. Tra questi era presente anche un minore, un giovane di anni 15. Pertanto, sul posto è stato convocato il padre, nei cui confronti è stata elevata la sanzione ed al quale è stata spiegata la gravità del comportamento posto in essere dal figlio.

Inoltre, nel corso dei predetti servizi, personale addetto al controllo del territorio, nei pressi di via Appia, Maddaloni, ha colto un gruppo di giovani, minorenni,  che giocavano a  pallone. Alcuni, alla vista degli agenti sono riusciti a fuggire nelle campagne retrostanti, mentre due sono stati identificati. Anche in questo caso è stata elevata sanzione di euro 400 nei confronti dei rispettivi esercenti la potestà genitoriale, in violazione dell’art. 4 del D.L. 19 del 25 marzo 2020.

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