Quasi tutti parenti di Ugo Russo le persone arrestate per l’assalto al pronto soccorso dei Pellegrini

Borrelli: ”vigliacchi e criminali. Bisogna spezzare la catena di illegalità e di violenza creata dagli ambienti criminali”

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Per la devastazione del pronto soccorso dell’Ospedale dei Pellegrini sono state arrestate 9 persone, di cui la maggior parte aveva legami di parentela con il 15nne Ugo Russo, la cui morte, a seguito ad un tentativo di rapina ai danni di un carabiniere , aveva generato la violenta reazione:  Gennaro Mancini (zio); Michele Incoronato; Salvatore Grasso, (zio);Lucia Palumbo; Maria Pia Russo(zia);Salvatore Mazzocchi; due minorenni; inoltre li provvedimento è stato notificato in carcere a Giovanni Ivan Grasso, cugino di Ugo Russo, già arrestato per la sparatoria al esterno della caserma Pastrengo dei carabinieri.

“Hanno devastato un pronto soccorso privando di fatto i cittadini di un servizio essenziale, ma sono quelle stesse persone che poi pretendono il servizio pubblico e lo pretendono al meglio, insomma sono dei parassiti che impoveriscono la società, reclamano diritti senza però’ mai pensare ai loro doveri.

I genitori di Ugo Russo si sono sempre dichiarati estranei alla vicenda dei Pellegrini, dicevano di non saperne nulla ma come è possibile se a quel raid hanno partecipato amici e familiari del figlio? Si tratta di un atteggiamento vigliacco di chi prova a nascondersi dietro ad un dito, infatti nella loro interviste hanno sempre usato i figli come scudo sociale, come se il fatto di essere genitori di 3 figli autorizzasse ad essere irresponsabili e cattivi educatori.

Dovrebbero però rendersi conto che ciò che ha condotto loro figlio ad una tragica fine è stato proprio il loro atteggiamento e il loro essere dei genitori disattenti e trasmissori di valori del tutto errati. I due minorenni arrestati per i fatti del pronto soccorso, come scrive il gip dei minori Paola Brunese, hanno agito accecati dalla rabbia, per dare una lezione allo Stato, quasi inteso come un clan avversario, questo la dice lunga sull’educazione che viene impartita in certi ambienti malavitosi”- ha spiegato il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

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