Permessi di soggiorno temporanei, Comune di Caserta istituisce sportello assistenza grazie al lavoro del gruppo Pd

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Il 30 maggio è stato pubblicato il decreto attuativo per il rilascio di permessi di soggiorno temporanei  dei lavoratori ai  migranti presenti sul territorio italiano da prima del  6 marzo, e per la emersione dal nero dei lavoratori italiani o stranieri  impiegati in agricoltura, servizi domestici e assistenza domiciliare.

È una norma che toglierà dalla clandestinità migliaia di donne e uomini sino a oggi sfruttati in condizioni di pseudo schiavitù o impiegati in occupazioni senza alcuna forma di riconoscimento e tutela. In questo senso è un passo di pura civiltà che va a sanare una rimozione collettiva e uno sfruttamento di corpi e persone semplicemente intollerabile. Parliamo di chi ha consentito in queste settimane di portare frutta e verdura sulle nostre tavole, di chi ha continuato ad assistere migliaia di anziani. Parliamo di un pezzo di paese che avrebbe meritato da tempo di essere visto e considerato per la sua funzione e non calpestato nella sua dignità.

E’ una misura di civiltà del governo, fortemente voluta dal PD, che unisce in un percorso di riconoscimento e di restituzione di dignità tutti i lavoratori sommersi.

La Città di Caserta, che è sempre stata accogliente e solidale, farà la sua parte. Oggi infatti l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Carlo Marino, su iniziativa del vice sindaco De Michele e del Gruppo consiliare del PD ha emanato un avviso pubblico offrendo i locali dell’URP in Piazza Vanvitelli per l’attivazione di uno sportello temporaneo fino alla scadenza della regolarizzazione, per permettere ai gestori esterni riconosciuti dal Ministero di assistere i cittadini stranieri nell’espletamento delle pratiche, in sicurezza e nel rispetto delle misure antiCovid.

Il PD di Caserta plaude ad una decisione che conferma una sensibilità ed un’attenzione consolidate nel tempo, e che testimonia la volontà di compiere un ulteriore passo per la costruzione di una convivenze possibile in una nuova cittadinanza.

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