Il Comune firma il Patto di Collaborazione con L’Angelo degli Ultimi. La struttura per i senzatetto affidata per tre anni

Il saluto commosso della presidente da parte di tutti i clochards ospiti della struttura al Primo Cittadino.

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Era il 9 giugno quando il Comune di Caserta firmò il primo atto di affidamento della Casa del Sorriso Don Giorgio Quici all’associazione L’Angelo degli Ultimi, guidata da Antonietta D’albenzio, dopo circa un anno di gestione partecipata ma difficile e faticosa.

Un affidamento temporaneo che avrebbe comunque dovuto essere ratificato affinché la gestione della struttura da parte degli “Angeli” potesse avere una definizione formale.

E così ieri  pomeriggio presso la casa comunale, nell’ufficio del Sindaco Carlo Marino é stato sottoscritto il contratto, quale atto finale di un patto di collaborazione, tra l’amministrazione comunale e l’associazione “l’Angelo degli Ultimi “, a firmare il sindaco Carlo Marino e la Presidente Antonietta D’albenzio.

Presenti anche il tesoriere dell’associazione Domenico Romeo ed il consigliere comunale Andrea Boccagna che in questo mesi ha seguito tutto l’iter procedurale sia del Patto che degli eventi che lo hanno in definitiva portato a compimento.

Grande soddisfazione da parte di tutti i presenti e in modo particolare dei tanti clochard che ospiti della “Casa del Sorriso di don Giorgio Quici”, hanno inviato il loro saluto ed i ringraziamenti al Sindaco.

La vicenda parte da lontano ed è davvero una storia di battaglie e sofferenza ma il lavoro incessante, sacrificato,  dell’associazione parla da sé e fa curriculum.

In questi anni Antonietta D’albenzio e i suoi angeli hanno faticato senza sosta, anche durante la pandemia non hanno mai lasciato soli gli amici clochards rimasti senza punti di riferimento.

Un’attività on the road come ama definirla la stessa presidente, prima il giro con il camper tra la stazione e i vari punti di ritrovo ogni sera, non solo per i pasti, ma per le pulizie dei “posti letto”, le medicine, i ricambi di indumenti e coperte, ma soprattutto due chiacchiere, gli abbracci e perché no anche qualche risata.

Poi c’è da pensare a portare avanti la struttura, 16 posti letto fissi, per le emergenze e gli stalli, pasti quotidiani, docce quotidiane con ricambi e pulizia dell’abbigliamento. E inoltre il faticosissimo compito della raccolta, giornaliero, costante, interminabile, grazie al cuore di chi dona e si mette a disposizione.

“È stato un percorso lunghissimo e faticoso – racconta Antonietta – non vi racconto le mille battaglie condotte, i soldi spesi di tasca nostra e mai rimborsati, il lavoro immane per ripulire il posto da immondizie, topi, materiale di risulta accantonato per anni.

Abbiamo fatto tutto da soli, con pazienza, abnegazione. Con il cieco ottimismo di credere che finalmente queste persone avrebbero potuto avere un punto di riferimento. Non è stato semplice.

Poi finalmente l’incontro con Andrea Boccagna che ha creduto in noi e ha sposato la nostra causa. Non ci ha promesso nulla solo il riconoscimento del nostro impegno sudato quotidianamente. A lui e al Comune di Caserta oggi va il nostro ringraziamento, non per noi ma per i ragazzi, i nostri amici clochards”.

Ne è sinceramente felice anche il consigliere Boccagna: ”Da oggi i nostri amici senza fissa dimora potranno almeno essere certi di poter contare su una residenza momentanea certo, ma che potrà loro offrire oltre a un pasto caldo anche una doccia e un letto”.

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