Verso le Regionali, Pasquale Antonucci: “Policlinico e Poliambulatorio ex osp. militare, ci sono buone notizie”

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In provincia di Caserta, il rilancio del territorio, passa anche attraverso interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico. L’impegno sociale della classe dirigente, presente e futura, non può scindere tale attuale esigenza da quella di tutela attiva degli interessi primari della collettività tutta. Al capitolo infrastrutture, l’agenda politica del T. Colonnello (r), Consigliere Comunale di Caserta e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, Pasquale Antonucci, candidato con ‘Italia Viva’ al Consiglio Regionale, riserva un’attenzione particolare: “In provincia abbiamo diversi problemi di collegamento ferroviario che mettono in difficoltà i nostri pendolari; penso ad esempio alla linea Caserta-Roma, e a quella Aversa-Roma. Il settore dei trasporti pubblici -dichiara Antonucci- va migliorato, anche per alimentare il nostro turismo culturale. Un collegamento adeguato tra i vari siti culturali e paesaggistici della provincia, rappresenterebbe un volano importante per il rilancio culturale ed economico del territorio. In tema di potenziamento della sanità pubblica-prosegue Antonucci-un indotto economico notevole lo porterebbe invece, il Policlinico di Caserta. Riguardo ad una imminente ripresa dei lavori, sono ottimista, specialmente dopo le dichiarazioni del Ministro dell’Università Manfredi ad Aversa. Sempre in tema di sanità, è in via di soluzione un’altra questione molto importante: quella relativa al Poliambulatorio dell’ex ospedale militare. Siamo in attesa di una determinazione da parte del Ministero che dia conferma a dipendenti e dirigenti della struttura di poter rimanere dove sono, o magari in un edificio attiguo. Un altro risultato molto importante che abbiamo conseguito in Consiglio Comunale -conclude Antonucci-consiste poi, nell’aver scongiurato l’addio dell’Aeronautica Militare da Caserta. Ci apprestiamo a votare una delibera entro la fine del mese, volta a sancire la permanenza in città dell’Aeronautica Militare per altri 60 anni almeno.”

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