La città di Casagiove ricorda il 25esimo anniversario della scomparsa del Caporal Maggiore Gerardo Antonucci

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CASAGIOVE (Caserta) – La Città di Casagiove ha ricordato ieri il caporal maggiore autiere dell’Esercito Italiano, Gerardo Antonucci, nel 25esimo anniversario della sua fatale scomparsa avvenuta a Sarajevo, nell’ambito della missione umanitaria internazionale denominata Italfor. Dopo due anni dal tragico evento gli fu conferita la Medaglia d’oro al Valore dell’Esercito con la seguente motivazione: “Caporal maggiore del Corpo automobilistico in possesso di eccellenti qualità morali e di carattere ha svolto il proprio incarico con passione autentica, serietà di intenti, consapevolezza del proprio ruolo e spiccata iniziativa. Sempre disponibile si è rivelato graduato intelligente e capace nettamente emergente fra i pari grado. In terra di Bosnia ha dato prova di elette virtù morali e professionali evidenziando tra l’altro una straordinaria motivazione al lavoro. La sera del 24 gennaio 1996, a causa di una tragica fatalità, veniva coinvolto nell’esplosione accidentale di un ordigno. Immolava così la sua giovane vita nel pieno adempimento del proprio dovere per un ideale di pace e solidarietà fra i popoli. Fulgida figura di soldato che ha dato lustro e decoro all’Esercito italiano e alla Nazione tutta”. Sarajevo (Bosnia-Erzegovina), 11 gennaio 1996 – 25 gennaio 1996″.

Gerardo Antonucci fece parte di un contingente giunto con il battaglione logistico “Giuseppe Garibaldi” della brigata bersaglieri omonima di stanza a Caserta. Appena ventunenne il giovane casagiovese, arruolato in ferma breve volontaria (VFB), giunse nei Balcani l’11 gennaio precedente.
Di lui resta il ricordo in quanti lo hanno conosciuto e amato. Riportiamo il messaggio apparso sulla pagina istituzionale dell’ente comunale di Casagiove che ha lanciato l’hashtag #gerardoantonucciesempio: “Grazie Gerardo, queste tue qualità morali e caratteriali, la tua sempre pronta disponibilità verso chi era nel bisogno, sia d’insegnamento e sprone per le giovani generazioni casagiovesi di oggi”.

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