Vaccini, appello dei commercialisti a De Luca: “Priorità come categoria a rischio”

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L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Caserta, guidato dal presidente Luigi Fabozzi, ha aderito all’iniziativa di tutti gli Ordini della regione inviando una lettera al governatore della Campania Vincenzo de Luca. La richiesta è l’inserimento prioritario dei commercialisti per le prenotazioni vaccinali, come categoria a rischio, alla stregua di altri professionisti, classificando il rischio pendente alla pari di quello già previsto per altre categorie già invitate a fruire del vaccino. Da parte dei commercialisti non c’è alcuna volontà di “scavalcare” categorie più fragili e nemmeno di interferire con le procedure organizzative avviate, ma solo evitare che un’altra categoria a rischio possa essere dimenticata.

Con l’Ordine di Caserta anche quelli di Avellino, Benevento, Napoli, Napoli Nord, Nocera Inferiore, Nola, Sala Consilina, Salerno, Torre Annunziata e Vallo della Lucania.

Nella missiva si legge: «Poniamo alla Vostra attenzione la presenza dei commercialisti, fin dai primissimi giorni della pandemia al costante servizio delle imprese e delle persone, tanto che la nostra categoria fu inclusa nel DPCM 22 marzo 2020 tra i servizi essenziali e come da Voi già riconosciuto con l’attuazione del Piano Socio Economico della Regione Campania. Ricordiamo come gli studi professionali, per la natura delle attività di supporto tecnico-professionale svolte su molteplici aspetti relativi alla gestione dell’emergenza e le correlate scadenze perentorie, non hanno mai chiuso, né hanno interrotto servizi essenziali, né hanno potuto commutare il supporto fornito in attività da remoto, assicurando la presenza anche negli uffici giudiziari e nelle amministrazioni di riferimento in tutto questo lungo e faticosissimo anno. Le molteplici attività ininterrotte generano ancora oggi, inevitabilmente, una costante esposizione e un continuativo rapporto con le persone interessate, aumentando esponenzialmente il rischio di contagio da virus Covid-19 e le varianti ora in crescente circolazione». E ancora: «Ribadendo la ferma volontà di proseguire con massimo senso di responsabilità l’attività quotidiana al servizio dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche, chiediamo di considerare “la grave e crescente preoccupazione per il contagio” dovuta all’attività degli iscritti alla categoria. Auspichiamo una positiva valutazione della nostra istanza».

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