In centinaia al flash mob per Bianca. Borrelli: “La città si ribella alla violenza della camorra”

Bianca Pinelli “Sostegno di tante persone mi dà la forza di continuare”

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“Una catena umana emozionante quella formata da centinaia di cittadini all’esterno del negozio di Bianca. La città si ribella alla violenza della camorra che vigliaccamente ha colpito un’onesta e giovane imprenditrice nel modo più subdolo, facendo esplodere una bomba all’esterno del suo esercizio commerciale. Ma questa volta la città ha reagito mettendoci la faccia e testimoniando pieno sostegno a questa donna che non sarà lasciata sola. L’omertà è il primo nemico da battere e, stavolta, la parte sana di Napoli ha vinto contro i delinquenti che approfittano della paura dei cittadini onesti per portare a segno i loro crimini. Nell’ultima settimana abbiamo assistito a tanti episodi drammatici e sconcertanti come l’omicidio a Torre Annunziata per un parcheggio, e diverse sparatorie nella periferia della città. Contro questi crimini chiediamo a viva voce pene certe e tolleranza zero. E chiediamo anche che cittadini e commercianti siano messi in condizione di difendersi da queste continue aggressioni realizzando sistemi di video-sorveglianza efficienti in grado di dissuadere i malintenzionati”. Queste le parole del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha partecipato insieme a Fiorella Zabatta, componente dell’Esecutivo nazionale del Sole che Ride, al flash mob a sostegno di Bianca Pinelli.

“Mi aspettavo la solidarietà degli amici ma quando ho realizzato la partecipazione di centinaia di persone il cuore mi si è riempito di gioia – ha dichiarato Bianca Pinelli l’imprenditrice che ha subito l’attentato dinamitardo – e oggi sono ancora più convinta a non mollare. Spero che quello che ho subito io serva a evitare ad altri la stessa sorte”.

“La battaglia per la videosorveglianza è fondamentale, ha dichiarato il direttore del CNA Vincenzo Gargiulo – tutti gli imprenditori devono svolgere la propria attività in sicurezza. Abbiamo chiesto un incontro in Prefettura per accelerare l’installazione degli impianti”.

Per Carla Ruggiero, imprenditrice tra i promotori del flash mob: “ E’ paradossale che ci siano fondi disponibili per la videosorveglianza e non vengono spesi. Per un crimine avvenuto in una strada centrale come i Colli Aminei si tratterebbe di un elemento di dissuasione fondamentale. Sono felice della risposta nel mondo delle imprese e della società civile. Noi non abbasseremo la testa, nemmeno quando si spegneranno i riflettori e continueremo a combattere per Bianca e per tutti coloro che si troveranno vittime della criminalità”.

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