Coronavirus. Nas nei supermercati: tracce di virus su Pos e carrelli

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Con oltre 3,5 milioni di Pos attivi in Italia è necessario continuare a garantire la massima sicurezza anti Covid a consumatori e famiglie che fanno la spesa, ritirano contanti, pagano bollette e fanno la ricarica ai telefonini presso supermercati, negozi e banche. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Bankitalia in riferimento all’operazione dei Carabinieri Nas presso i supermercati per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione anti pandemia. Un’attenzione legata anche alla crescita record del 72% dei POS in cinque anni – sottolinea Uecoop – con oltre 98 milioni di tessere fra bancomat, carte di credito e prepagate multiuso nelle mani degli italiani che vengono utilizzate per tutte le tipologie di acquisto: dai vestiti alle gomme dell’auto, dai trattamenti estetici alle palestre, dalle piastrelle ai gioielli, dai giocattoli agli alimentari in supermercati e panetterie, dall’assicurazione auto agli abbonamenti ai mezzi di trasporto. Con l’emergenza Covid – rileva Uecoop – sono state potenziate le misure di sanificazione dei locali e la diffusione di dispositivi di protezione e sicurezza per gli operatori, dalle mascherine ai guanti, ma è necessario – conclude Uecoop – alzare il livello di attenzione e allerta per evitare che con quasi l’80% dell’Italia in giallo e la ripartenza di tutte le attività ci sia una ripresa dei contagi più rapida dell’avanzare della campagna di vaccinazione con 9 imprese su 10 (92%) che – conclude Uecoop – la considerano strategica per la ripartenza dell’intero sistema economico nazionale.

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