LE FOTO e gli interventi. Casagiove accoglie Padre Tomaž Mavrič

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Casagiove, Città di Pace e della solidarietà accoglie con gioia e speranza Padre Tomaž Mavrič, Superiore generale della Congregazione della Missione e le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, esprimendo profonda gratitudine per la Sua visita Pastorale e per il Suo messaggio di carità sulle orme di Vincenzo de’ Paoli, energia forte per perseguire la ricerca del bene comune e l’affermazione dei principi di Giustizia e Legalità contro ogni forma di discriminazione in segno di infinita riconoscenza verso la Famiglia Vincenziana”. Queste le parole impresse sulla pergamena che ha accompagnato la consegna delle Chiavi della città effettuata dal Sindaco Giuseppe Vozza a Padre Tomaž Mavrič oggi pomeriggio durante la solenne seduta del Consiglio Comunale di Casagiove tenutosi nel suggestivo cortile del Quartiere Borbonico.

Foto di Giuseppe Paolino

Alla seduta consiliare, seguita in presenza da un folto pubblico, sono intervenute personalità civili, militari e religiose salutate nell’introduzione dalla Presidente del Consiglio, Michela Perrotta la quale ha illustrato il significato del conferimento delle Chiavi della città.

Foto di Giuseppe Paolino

La prolusione è stata tenuta dal Vice-sindaco Carlo Comes, cultore delle tradizioni storiche della città. Comes ha prima collegato la giornata alla ricorrenza dell’11 settembre, commemorazione dell’attentato terroristico del 2001. È poi passato a ricordare il legame instauratosi nel corso degli anni tra popolo casagiovese e San Vincenzo de’ Paoli: “Un legame così forte – ha detto -che non può essere compresso dentro i limiti del solo bisogno di religiosità. Non ci fu bisogno di bolle e di decreti per sancire la cittadinanza di Vincenzo de’ Paoli. Cittadino lo divenne, naturalmente, semplicemente, per comunanza di sentimenti, per essere già uno di noi. Traslando nel tempo quello stesso spirito, stasera Padre Tomaž Mavrič assume l’impegno di diventare uno di noi e noi da lui accolti, entriamo nella famiglia vincenziana. Lo facciamo in totale libertà, senza chiedere atti di fede ad alcuno, senza che nessuno rinunci alle proprie idee e al proprio credo, e comunque uniti perché vogliamo che la carità cambi il mondo, che l’abbraccio agli ultimi, la rottura delle catene dei forzati ai remi delle moderne galere, la mano aperta alla carezza, il cuore donato all’altro e il sorriso mai spento comprimano il dolore e i bisogni, spezzino le solitudini del tornaconto e del cinismo, riportino speranza e solidarietà dove si è incuneata la disperazione”.

Foto di Giuseppe Paolino

È poi intervenuto il Consigliere Raffaele Gammella in rappresentanza del gruppo consiliare di Casagiove Coraggiosa evidenziando come lo spirito vincenziano di andare incontro a chi è nel bisogno nella città è un riferimento costante non solo di attività parrocchiali ma anche laiche e civili: “La povertà non è solo mancanza di mezzi, ma anche difficoltà relazionale, è povertà di potere di chi, privato dei diritti fondamentali subisce ingiustizia”.

Foto di Giuseppe Paolino

Si è poi passati alla cerimonia di consegna delle Chiavi della Città da parte del Sindaco Giuseppe Vozza a Padre Tomaž Mavrič, momento accompagnato da un sentito applauso da parte dei presenti. Il Sindaco, prima di consegnare le Chiavi a Padre Mavrič ha voluto sottolineare come la cerimonia si è deciso di svolgerla in un luogo anch’esso simbolico: il Quartiere Borbonico, struttura nata originariamente come ospedale destinato alla cura degli operai ammalati, cristiani e schiavi musulmani, dediti a costruire la Reggia.

Foto di Giuseppe Paolino

Il microfono è poi passato a Padre Tomaž Mavrič. Parlando a braccio si è dichiarato stupito dell’accoglienza e meravigliato di quanto aveva ascoltato e visto: “Forse in nessuna parte del mondo esiste una comunità civile che sulle orme di Vincenzo de’ Paoli si è posto come obiettivo di essere città della carità. Voi siete un modello. La sfida che avete davanti è quella di condividere questa vostra esperienza con altri avendo uno sguardo particolare verso le giovani generazioni”.

Foto di Giuseppe Paolino

Concluso il Consiglio ci si è trasferiti nei pressi dell’ufficio postale per la cerimonia di intitolazione del piazzale fino ad ora chiamato della Posta da oggi dedicato a San Vincenzo de’ Paoli.

Foto di Giuseppe Paolino

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