Castelpagano – “NeroaMetà”, come conservare la tipicità del suino

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Castelpagano. “NeroaMetà”. Come conservare la tipicità del suino, incrementandone la produttività. E’ l’ambizioso progetto, per la creazione di una specifica filiera pubblico-privata, di cui è ente capofila l’Unisannio e responsabile tecnico scientifico il prof. Ettore Varricchio. Da evidenziare, inoltre, la partnership istituzionale del Comune di Castelpagano. Sarà l’argomento centrale del convegno, dall’omonimo titolo, in programma nel comune castelpaganese, nel suggestivo scenario all’aperto di piazza Municipio, sabato 18 settembre, con inizio alle ore 18.30.
Gli argomenti centrali del simposio saranno l’allevamento del suino di razza Casertana (Tipo Genetico Autoctono Antico – TGAA) e la linea genetica “NeroaMetà” nell’Alto Tammaro: tra biodiversità, benessere animale, qualità e stagionatura dei salumi e prosciutti. Al dibattito, che sarà coordinato dal giornalista Michele Di Maina, si susseguiranno gli interventi dei seguenti relatori: Giuseppe Bozzuto, sindaco di Castelpagano; Ettore Varricchio, responsabile tecnico scientifico del Progetto-Unisannio; Massimo Di Tocco, coordinatore del Gal Alto Tammaro; Pasquale Narciso, presidente del Gal Alto Tammaro; Antonio Di Maria, presidente della Provincia di Benevento.
Oltre ai partner pubblici, il partenariato è composto dalle aziende: Barone Maria, Di Nunzio Doriana, Greco Rosanna, Martino Bernardino Gerardo, Meola Alessandro, Mobilia Erica, Petriella Giovanni, Macelleria da Marco e Cooperativa sociale onlus Oltre le Mura. La relativa filiera pubblico-privata intende perseguire il massimo benessere animale, valorizzare i processi tradizionali di stagionatura del prosciutto e, inoltre, dei salumi dell’Alto Tammaro, nel rispetto della normativa in materia. Castelpagano, con la presentazione di “NeroaMetà”, tiene vivo l’appuntamento con la tradizionale Sagra del Prosciutto, organizzata dalla Pro loco in collaborazione con il Comune. L’evento, inoltre, ricade nel periodo coincidente anche con la Sagra del Fungo Porcino che, in assenza di pandemia, quest’anno si sarebbe svolta per la 25esima edizione; festeggiando, quindi, con il quarto di secolo, l’impegno che la Pro loco e il Comune di Castelpagano profondono nella valorizzazione del territorio e delle sue specificità gastronomiche.

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