Addio al giudice Castore Tescione “Un maestro di umanità”

0 715

CASAGIOVE (Ce) – Un uomo di grande levatura intellettuale, una persona straordinaria e di notevoli doti umane, un filantropo vicino a tutta la comunità di Casagiove.

È venuto a mancare ieri all’affetto dei suoi cari e di quanti lo conoscevano il Giudice Castore Tescione, che meno di un anno fa aveva celebrato il traguardo dei suoi 100 anni.

La Città di Casagiove, attraverso l’amministrazione comunale di Giuseppe Vozza, lo ricorda con commozione e si stringe al dolore per la grande perdita.

“La scomparsa di Castore Tescione a conclusione di una lunga, generosa esistenza spesa interamente al servizio della comunità e dei valori della giustizia e della conoscenza, segna una giornata di lutto e di tristezza anche per Casagiove. La sua figura è stata la sintesi alta delle vicende di un secolo. Ufficiale del Genio nella seconda Guerra Mondiale, poi prigioniero, magistrato e poi avvocato, geloso custode della memoria e della storia del fratello, medaglia d’oro al valore militare, caduto a Rodi nel 1943, decano della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, Difensore Civico nella nostra città negli anni ’90 e Presidente Onorario dell’Associazione “Enrico Caruso”. Salutiamo oggi non solo un uomo di grande valore, colto e appassionato, umano e generoso, di eccezionale sensibilità, di esemplare umanità, ma anche un amico sincero di Casagiove, un esempio da imitare, un insegnamento da non disperdere.

Una testimonianza emozionata e viva è quella della maestra Cira Di Gennaro, molto vicina al Giudice, che in un post su Facebook, lo ha ricordato così: “Fondatore e Presidente onorario della nostra Associazione musicale, alla quale è stato legato con la sua grande signorilità, con le sue parole “Peppino, Peppino, sta tranquillo tutto di risolve…”. Si Peppino, il mio papà, il suo più grande amico, il suo fratello minore. Oggi non ho avuto la forza di scriverti due righe perché pensavo a papà che stava molto giù, ho ricordato tutte le cose vissute insieme…Non lo dimenticherò quando come un padre mi sei stato vicino e mi consigliasti in un momento difficile della mia vita; seppur più grande di papà avevi una modernità di pensiero.

Nel suo ricordo la Soprano Cira Di Gennaro rammenta valori insiti nella natura del Giudice Tescione, quali il rispetto e la dedizione, propri di una persona di altri tempi, pregi che lo contraddinguevano per la sua immensa gentilezza.

“Mi mancherai, ci mancherai caro Giudice – continua Cira Di Gennaro -, mi rammarico solo che in quest’ultimi due anni non sono potuta venire a salutarti. Sei stato vicino nei momenti belli e brutti della mia famiglia e sempre il primo presente ai miei concerti…Anche se seduto sulla sedia a rotelle, perché non riuscivi più a camminare, ti facevi accompagnare sempre per ascoltarmi. Eri sempre dispiaciuto perché non riuscivo a lavorare a casa mia…Ho le lacrime agli occhi…Domani con papà saremo vicino a te, non per darti l’ultimo saluto ma per dirti che rimarrai sempre nei nostri cuori. Come Presidente onorario dei concorsi di poesia, prosa e caricatura mettevi a disposizione la tua casa per la commissione, per confrontarvi sugli elaborati. Caro Giudice, a nome di tutti i soci e dei tuoi Peppino, Enza, Rosaria, Ilaria, Enzo, Sergio, il nostro cagnolino Stella, che amavi, e la tua Cira. Ti diciamo grazie, grazie e ancora grazie, per il bene incondizionato che ci hai voluto e che non dimenticheremo mai.Ti abbraccio con affetto mio caro Giudice e ricordati che ti vorrò sempre tanto bene. Tua Cira per sempre, ti voglio ricordare così”.

La redazione di ViviCampania esprime sentite condoglianze alla famiglia.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Ho letto e accetto Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.