Scuole, servizio mensa prorogato per un anno, a fine anno, ‘per Covid’: ‘Caiazzo Bene Comune’ invoca una nuova gara

Mone, Della Rocca e Costantino depositano interrogazione scritta per fare luce sulla legittimità della procedura seguita.

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Con determina n. 130 del primo giugno scorso, il Comune di Caiazzo, a seguito di richiesta presentata dalla ditta appaltatrice, ha deciso di prorogare, di un anno e alle stesse condizioni, il contratto per la fornitura del servizio di mensa scolastica.

“Non condividiamo questa decisione perché riteniamo che si sarebbe dovuto procedere ad una nuova gara e all’introduzione, nel futuro contratto, di alcuni accorgimenti tecnici volti a migliorare la qualità del servizio offerto ai nostri bambini. Una richiesta in questo senso era giunta anche da parte dell’Osservatorio Mensa.

Ciò che però ci rende particolarmente critici verso tale decisione è il fatto che lo stesso ufficio comunale, con la determina n. 32 del 26 maggio 2021, sempre su richiesta della ditta, aveva liquidato a favore della stessa una somma di 10.000 euro quale lucro cessante riferito ai periodi di mancata erogazione del servizio.

In poche parole, il nostro Comune ha prima deciso di risarcire per la sospensione dovuta all’emergenza COVID e, successivamente, con le stesse motivazioni e in relazione agli stessi periodi, ha deciso di concedere la proroga del contratto. Delle due l’una… o anche nessuna!”.

A dichiararlo i consiglieri di Caiazzo Bene Comune, Marilena Mone, Mauro Carmine Della Rocca e Andrea Costantino che hanno anche presentato una interrogazione scritta indirizzata al sindaco e al responsabile del settore competente.

“Considerata la necessità di offrire ai nostri bambini un servizio mensa di qualità e anche la disastrosa condizione finanziaria del Comune, abbiamo ritenuto assolutamente necessario richiedere dei chiarimenti nelle forme che il nostro ruolo ci impone.

Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo constatare che la comunicazione della maggioranza continua a concentrarsi soltanto sulla propaganda politica piuttosto che puntare a fornire una corretta e puntuale informazione ai cittadini”, concludono Mone, Della Rocca e Costantino.

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