
CASAGIOVE (Ce) – Sarà presentato Mercoledì 23 aprile alle ore 16.45 nella Sala consiliare del Municipio di Casagiove “Storie di Caserta”, l’ultima opera di Nando Astarita, cultore di storia locale e appassionato studioso del periodo borbonico, che sigilla la città di Caserta al nome del grande genio di Luigi Vanvitelli.
“Storie di Caserta” è il racconto poliedrico della città e del suo territorio dalle origini fino ad oggi. Una lettura utile a comprendere meglio la situazione socio economica ed ambientale attuale, nonché i possibili scenari di domani, partendo da una ricognizione storica del contesto urbanistico cittadino che ha goduto della presenza di due importanti famiglie nobili, gli Acquaviva e i Borbone.
Come una macchina del tempo, “Storia di Caserta” riporta il lettore agli albori della città, al collinare villaggio pastorale di Casa Hirta per iniziare, da lì, un suggestivo viaggio attraverso ciò che più ha caratterizzato le varie età della città e del territorio. Quindi, da quell’embrionale borgo collinare si arriva alla “Caserta Nova” del piano, matrice urbanistica dell’attuale città ed evoluzione, grazie ai principi Acquaviva, del “Casale de Turre”, un grumo di casupole a ridosso di una torre longobarda che apriva sulla piazza del mercato. Poi, il viaggio prosegue con le fondamentali tappe della costruzione della Reggia dei Borbone, col suo incisivo impatto ambientale, demografico e socioeconomico, della caratterizzante nascita della “città borghese” e, a seguire, dello stagnante regno unitario. Si attraverserà poi la prima metà del Novecento, con le guerre mondiali e il periodo fascista, e la seconda metà del secolo con le fasi inebrianti della ricostruzione postbellica e del “miracolo economico” per arrivare, infine, alla realizzazione di Caserta come la vediamo oggi. Sarà, dunque, un viaggio non solo attraverso il progressivo sviluppo urbanistico della città che consente al lettore di conoscere la storia di vie, chiese ed edifici, ma anche un itinerario attraverso i passaggi dell’evoluzione socioeconomica del territorio nato a devozione agricola, poi manifatturiera e, infine, protagonista di un processo industriale trainante. Pagina dopo pagina, l’autore ha il merito di essere riuscito a mettere in evidenza anche le luci e le ombre cadute sulla città e sul territorio con il susseguirsi delle varie metamorfosi politiche che ci rimandano alla complessa e umiliante situazione dei giorni nostri caratterizzata da una severa crisi politica di non facile soluzione. A tal proposito, proprio una migliore e più diffusa conoscenza del radici storiche e culturali della nostra città potrebbe far emergere un orgoglio identitario assopito o, addirittura, permettere la costruzione di uno spirito comunitario utile a stimolare una più determinata e proficua azione collettiva. È questo in sintesi l’obiettivo essenziale del nuovo lavoro di Nando Astarita, che instancabilmente si fa promotore di un messaggio positivo e di amore verso la città, ormai martoriata. L’autore torna con la sua narrazione avvincente, così come in altrettanti opere quali “Vanvitelli segreto” (Giuseppe Vozza Editore), per omaggiare Caserta, la sua città natale e al contempo attivare processi di conoscenza e comprensione che possano rendere la civitas casertana contemporanea più consapevole e degna di essere figlia del suo più illustre passato.
Dialogheranno con l’autore l’architetto Nicola Tartaglione e la dirigente scolastica “ITIS Giordani” Antonella Serpico.
L’evento è promosso in collaborazione con Giuseppe Vozza Editore, Associazione Dimore Storiche Italiane – Sezione Campania e Comune di Casagiove.
L’ingresso è libero.