
Il folclore a Puccianiello. Il nuovo libro di Romolo Gentile
Su Caserta esistono tantissime pubblicazioni riguardanti la sua storia (in modo particolare la Reggia) ma, pochissime sul folclore locale. Contrariamente a quanto si pensi, anche le tradizioni popolari, civili e religiose, sono parte integrante della microstoria. Esse sono state trasmesse nel tempo, il più delle volte in maniera spontanea, ed oggi, purtroppo, fanno fatica a perdurare a causa di diversi fattori sociali.
Provvidenzialmente, però, esistono i cosiddetti “artigiani della memoria”, cioè coloro che con Amore e Passione, riescono a divulgare le memorie del passato, attraverso un profondo senso di attaccamento al territorio di appartenenza.
È il caso dell’appassionato cultore di storia locale Romolo Gentile, Diacono permanente della Diocesi di Caserta, il quale, nel tempo, é riuscito a raccogliere un numero sensazionale di notizie storiche riguardanti non solo la città di Caserta, ma anche gli antichi casali che la “coronano”.
Romolo Gentile, residente nella frazione di Briano, in realtà non ha mai dimenticato il suo legame “biologico” con il luogo natio, in cui è cresciuto ed ha avuta la possibilità di mettere a frutto il suo estro storico: Puccianiello.
Romolo da anni ormai, cerca e ricerca, consultando i polverosi faldoni documentari conservati in più archivi del territorio. Ma non solo. Egli, oltre a trovare notizie “inedite” messe nero su bianco, si spinge oltre, dando voce a coloro che certe cose le hanno vissute: gli anziani.
È proprio grazie ai racconti tramandati oralmente che, l’autore, è riuscito a editare questa nuova pubblicazione su Puccianiello che ha un titolo certamente accattivante: “Il folclore in un antico casale della città di Caserta: Puccianiello”.
Il testo, dall’agevole lettura, affronta diversi argomenti sulle tradizioni popolari che hanno caratterizzato, e che in parte continuano a caratterizzare la piccola comunità puccianiellese. In un misto di sacro e profano dal carnevale si passa alle preghiere, con i canti e i racconti, le feste popolari, il dialetto, i soprannomi ancora in uso, per poi solcare i proverbi, i detti e i modi di dire.
Si tratta, sicuramente, di un libro dal valore antropologico, divulgativo e che in maniera efficace riesce ad entrare nei cuori di tutti.