Montefalcone Valfortore (Bn). In piazza Medaglia d’Oro per assaporare i bolidi di un tempo

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MONTEFALCONE VALFORTORE (Benevento) –  Riuscitissima giornata di cultura, tradizione e promozione del territorio grazie alla collaborazione tra il Club Ruote Storiche di Benevento, la
Proloco di Montefalcone, il Comune di Montefalcone ed il Museo della Civiltà Contadina del Fortore “Cosimo Nardi”, inaugurato di recente. Per la terza volta, infatti, il Club beneventano ha radunato nel comune fortorino le auto di interesse storico, accolte con grande rispetto ed entusiasmo.

In piazza Medaglia d’Oro, sotto un bel sole, l’esposizione delle graziose auto, sotto gli occhi attenti dei curiosi. Di rilievo le vetture provenienti da Canosa, Lucera e Foggia, risalenti addirittura gli anni ‘20, come una Fiat 520, una Mercedes 170D o un Taxi inglese che ha fatto impazzire i ragazzini del paese che sono saliti a bordo, senza tralasciare una Citroen DS Pallas e tante altri veicoli ugualmente prestigiosi.

Tantissimi i partecipanti e gli appassionati, giunti anche da fuori regione. Molto interessante l’incontro svoltosi nella sala convegni del Museo, dove si sono confrontati: il Sindaco Olindo Vitale; il Presidente del Club Ruote Storiche di Benevento, Michele Benvenuto; il Presidente dell’ACI di
Benevento, Rosalia La Motta Stefanelli; il Presidente della locale Proloco, Mario Lollo; Efisio Mastrorazio, responsabile unico per la Puglia del Registro FIAT e Francesco Nardi, il cui padre ha lavorato alla creazione di questa importante struttura. Ha coordinato l’incontro il giornalista Emilio Spiniello.A seguire una breve cerimonia di ringraziamenti, con la consegna di targhe e graditi doni. Il momento più atteso è stata la visita all’imponente museo, accompagnati da Francesco Nardi.

Dopo un gustoso pranzo in paese, il gruppo ha potuto visitare il centro storico, con i ruderi ed ancora il museo paleontologico, fino a giungere nel punto più alto, circa 1.000 metri di quota, con una visuale suggestiva di tutta la valle del Fortore, arrivando ai confini irpini e pugliesi. Un magnifico viaggio nel tempo, attraverso le memorie di quella civiltà contadina che ha fatto la storia di questi luoghi incontaminati, purtroppo aventi ancora problemi di viabilità e di servizi.

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