MANIFESTI FUNEBRI ABUSIVI, UN ALTRO EPISODIO DELLA SAGA “CASERTA INCIVILE”

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CASERTA – Si fa sempre più labile e utopica l’idea che le nostre città possano essere oggetto di un sospirato decoro urbano. Quel concetto che esprime bellezza e dignità dello spazio cittadino, soprattutto nelle sue parti di uso collettivo.

Manti stradali dissestati e pericolosi, piste ciclabili del tutto discutibili, aree gioco per bambini come miraggi nel deserto, strutture scolastiche in condizioni critiche e centro storico decadente, basta questo a fare da cornice ad un’inciviltà imperante, che vede il suo ultimo atto nell’abusivismo dei manifesti funebri.
Un’eruzione selvaggia e senza regole che necessita di attenzione, anche solo rispetto al fatto che dinanzi alla morte di un nostro caro bisognerebbe riservare ogni forma di dignità.
Risultano abusivi, infatti, tutti gli annunci funebri e i corrispondenti annunci di ringraziamento che non rispettano il regolamento di affissione e defissione negli spazi comunali.

Abusivi i manifesti che non occupano gli spazi riservati e che campeggiano in modo indecoroso sulle colonnine telefoniche ed elettriche o sui muri, al di fuori della superficie prevista del tabellone comunale.
Un’azione reiterata dalle aziende di pompe funebri che, per implementare i loro ingaggi, si servono di spazi inadeguati ed esenti da qualsiasi concessione. Dunque aree pubbliche non soggette ad alcun pagamento della tassa di affissione.
Dinanzi a questo far west di comportamenti, come raccontano le immagini – zona Puccianiello – il Comune di Caserta qualche tempo fa si premurò di riunire i rappresentanti delle pompe funebri locali al fine di richiamarli al rispetto del regolamento, ma a nulla è valso l’incontro, dal momento che la scena a tutt’oggi non è cambiata. Il controllo è fantasma e di conseguenza soltanto una tantum si verifica che le sanzioni arrivino al destinatario.
Ergo, per chi si vede costretto a pagare una multa, ce ne sono altri che perseguono la strada dell’affissione improvvisata e furtiva su qualsiasi spazio libero.
Una giungla di stampe incollate da sciacalli che danno forma al parossismo della gestione comunale casertana, dimostrando che, anche in materia di controlli ordinari, latita.
Viene da chiedersi. Si fa fatica a pretendere che i regolamenti siano rispettati?
In attesa che dall’olimpo degli uffici tecnici qualcuno abbracci la questione, lasciamo al cittadino un altro esempio di inciviltà urbana, che neanche l’artista Mimmo Rotella avrebbe potuto immaginare.

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