CRESCE IL MEDAGLIERE DELLA MKS CASAGIOVE VITTORIOSA AL CAMPIONATO DI KARATE

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Si è appena concluso al Palatorrino di Roma il III° Campionato Italiano della U.I.K. (Unione Italiana Karate), manifestazione sportiva nazionale patrocinata dalla Regione Lazio, sotto l’egida della Libertas, promossa per unire il Karate italiano.

L’architettura della competizione, tenutasi nei giorni 26 e 27 novembre, prevedeva gare individuali per Bambini, Ragazzi e Adulti accomunati dalla passione per il karate.

Hanno dato lustro alla manifestazione la presenza del Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Maria Teresa Bellucci, e del delegato allo Sport della Regione Lazio Dott. Roberto Tavani. Il progetto embrionale per un Karate Unito è al momento sostenuto fortemente dalle sigle della FIAM e della FKI, entrambe capofila di un percorso di aggregazione che interpreta il desiderio di gran parte dei praticanti di Karate in Italia.

Un numero considerevole di partecipanti ha caratterizzato il grande esito del Campionato e confermato la costante crescita di sportivi e amatori che praticano la disciplina.

Circa 800, infatti, sono state le iscrizioni complessive suddivise nelle due specialità del Kata e Kumite, che hanno dato il giusto merito agli organizzatori e reso denso di emozioni il Palatorrino, animato per una due giorni di sano agonismo.

La MKS Casagiove, dopo i recenti successi, non ha mancato questo nuovo appuntamento e si è presentata con ben quindici atleti: Di Giorgio Roberto, Di Giovanni Riccardo, Gennaro Tarantino, Di Caprio Roberto, Di Caprio Davide, Montefiore Niccolò, Golino Angelica, Perrotta Stefano, Ammirati Vincenzo, Esposito Federico, Imparato Mario, Crocco Lorenzo, Marino Donato, D’Anna Andrea e Martucci Lory.

Il team ha chiuso la performance sportiva portando a casa un oro, cinque argenti e quattro bronzi. Eccellente anche il risultato dei cinque atleti che hanno sfiorato il podio e si sono classificati quinti.
Gara dopo gara – afferma il maestro Michele Cappella – i miei ragazzi dimostrano di saper indossare il karategi e, oltre la cintura, hanno imparato a stringere i denti. La fase di preparazione ad una gara – continua – è per loro un periodo di concentrazione e di impegno, e raggiungere un traguardo è il premio finale che anche quest’anno si sono meritati. È forte la loro voglia di realizzare un sogno sportivo, ma non dimenticano di coltivare contemporaneamente lo studio. È per me una soddisfazione vederli crescere e, in questo momento critico per lo sport, si sente il bisogno di esempi e messaggi positivi, soprattutto che riguardano i giovani, posti spesso al centro di polemiche che li dipingono come degli inetti. I ragazzi della MKS sono una delle risposte, perchè la vittoria arriva giorno dopo giorno”.

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