Morte Marchionne, il cordoglio della Uil: "Un grande manager che ha segnato un’epoca"

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Benevento, 25 luglio 2018. – Per il segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, Fioravante Bosco, la morte di Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo FCA, segna un’epoca.

“A Marchionne – sottolinea Fioravante Bosco – va ascritto il merito storico di aver salvato la Fiat dal fallimento: un progetto reso possibile anche grazie alla nostra azione sindacale ma, soprattutto, all’impegno di tutti i lavoratori del Gruppo. Spesso si è sottolineata la straordinaria capacità di Marchionne di creare valore e fare profitti, ma altrettanto notevole è stata la sua capacità di salvaguardare il patrimonio industriale e l’occupazione. Voglio sperare che, per il futuro, Mike Manley, già forte dei successi conseguiti alla guida del marchio Jeep, sappia raccogliere la grande eredità che gli viene lasciata e porti avanti il piano industriale illustrato il primo giugno a Balocco. Ci attendono appuntamenti importanti, quali l’assegnazione dei modelli agli stabilimenti italiani e il rinnovo del Contratto collettivo specifico di lavoro”.

“La Uil a tutti i livelli – continua il sindacalista– ha espresso il più sincero cordoglio per la morte di Sergio Marchionne. Vorremmo che si onorasse la sua memoria dando continuità produttiva e occupazionale, in Italia e nel Mondo, a questo disegno di sviluppo. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato: coltivare i valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore”.

Voglio davvero concludere questo mio intervento sulla morte di Sergio Marchionne ricordando la chiusura del suo contributo dato durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2006/2007 all’Università degli Studi di Benevento. Era il 23 marzo 2007, e il manager dell’allora Fiat ebbe a dire: “Lentamente muore chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare”. “Lentamente Muore” è una splendida poesia, forse la più bella pubblicata negli ultimi anni, scritta dalla giornalista e scrittrice brasiliana Martha Medeiros.

In buona sostanza, non è necessario che il cuore sia fermo per morire, si può morire ogni giorno se non si è complici e partecipi della propria vita, se tutto scorre nell’abitudine, se il tempo passa inesorabilmente e soprattutto, se non si è creativi verso la propria stessa vita.

Ufficio stampa Uil Benevento

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