Incendio Caivano, i medici contro l’Arpac: “Danni per 7 anni, bimbi e donne incinte in pericolo”

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Le sostanze chimiche rilasciate dalla combustione di plastiche e altri materiali creano liberazione di diossine, Pcb-diossinosimili e altri Pops (‘inquinanti organici persistenti’ con caratteri di cancerogenecità, acronimo inglese di ‘persistent organic pollutants’, sostanze chimiche molto resistenti alla decomposizione e che si accumulano nei tessuti biologici umani ). Il rischio di danno di salute coinvolge la popolazione e la prevenzione collettiva dell’Asl non può limitarsi a chiudere le finestre. Riteniamo insufficienti tali misure, come del resto abbiamo perplessità sul monitoraggio tecnico dell’arpa con cui vorremmo confrontarci per la valutazione che viene attribuita all’evento. Pertanto, abbiamo intenzione di coinvolgere la Procura della Repubblica con un esposto in cui si denuncia l’aggravante di danno di salute pubblica al reato di disastro ambientale.  

Firmato: i Presidenti Provinciali ISDE-MEDICI per L’AMBIENTE ( NA-CE- AV- BN- SA e Sezione Nola-Acerra) e il Presidente del Direttivo Regionale (info: [email protected]).

Il Presidente Regionale ISDE

Dr. Gaetano Rivezzi

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