Parco del Taburno-Camposauro: i sindaci sostengano il Piano

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BENEVENTO – “Il Taburno-Camposauro può diventare il primo ente della Campania ad approvare il ‘piano parco’, strumento indispensabile per l’accesso ai fondi comunitari e al PSR. Un’occasione che non possiamo perdere e che crea un vantaggio diffuso all’ambiente, all’agricoltura e all’indotto economico”. È il commento di Gennarino Masiello, presidente provinciale e vicepresidente nazionale di Coldiretti, alla pubblicazione sull’albo pretorio e sul Burc – annunciata dal commissario Vito Busillo – dello strumento di pianificazione. Ci vorranno 60 giorni dalla pubblicazione per l’approvazione definitiva del documento, che costituirà l’architettura normativa per indirizzare gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio ambientale e della biodiversità, di tutela del paesaggio e dell’identità storico-culturale, di sviluppo per l’agricoltura di qualità e biologica, di un uso corretto delle risorse e del turismo sostenibile, del miglioramento della qualità della vita dei cittadini residenti.

“Le aree parco – sottolinea Masiello – non vanno vissute con un approccio di pura conservazione, ma come l’occasione per dare un’organizzazione ed una visione al territorio. Se consideriamo che quasi il 50% dell’agricoltura di qualità viene realizzata dentro o a ridosso di queste aree, riusciamo a comprendere il valore di una gestione efficiente dei parchi. L’approccio va ribaltato anche rispetto ai vincoli, introducendo massicce dosi di buon senso e trasformando i limiti in punti di forza. Da qui deve partire un’azione di marketing territoriale, come avviene già in tante realtà italiane ed europee. Il parco diventa brand del territorio, un marchio che evoca ambiente e sostenibilità. Sta nella capacità di costruire questo brand la chance di trasferire l’evocazione della qualità ambientale alla qualità dei prodotti agroalimentari. Nel parco si esprime al massimo la multifunzionalità agricola, fatta di produzioni e servizi, di cibo e turismo, di valori e cultura. Esporre sulle etichette il marchio del parco significa aggiungere valore al prodotto, potenziandone la capacità di trovare mercato. Tutto questo può avvenire se si programma e si pianifica cosa fare nei prossimi anni. Pertanto invito i sindaci dei Comuni ricadenti nel Parco del Taburno a sostenere questo percorso fino in fondo, favorendo anche un ritorno ad una gestione ordinaria dell’ente”.

Il parco regionale del Taburno – Camposauro è un’area naturale protetta della Campania istituita a partire dal 1993. Occupa una superficie di 12.370 ettari sul massiccio del Taburno Camposauro, in provincia di Benevento, e comprende i comuni di Bonea, Bucciano, Cautano, Foglianise, Frasso Telesino, Melizzano, Moiano, Montesarchio, Paupisi, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca, Tocco Caudio, Torrecuso e Vitulano.

Coldiretti collabora con i Parchi e le Riserve Naturali per favorire un nuovo rapporto tra agricoltura ed aree protette, fondato sul riconoscimento dell’importanza dell’agricoltura condotta in forme sostenibili come fattore di arricchimento e di diversità biologica e dei parchi come entità utili a garantire la conservazione dell’ambiente naturale, dei prodotti tipici, delle attività più tradizionali e la permanenza umana nel territorio rurale. L’agricoltura ha oggi un ruolo di primaria importanza nella conservazione dell’ambiente, delle risorse naturali e per il mantenimento della biodiversità di cui è così ricca la Campania. In questo quadro le aree protette debbono diventare luoghi di eccellenza dove sperimentare nuove e più avanzate forme di politica agro-ambientale.

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