Giuseppe Buompane, Vice Presidente della Commissione Bilancio alla Camera dei deputati, interviene sull’ennesimo rogo di rifiuti nello Stir di Santa Maria Capua Vetere.
«E’ un film già visto l’anno scorso quello delle fiamme allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, tutt’ora ancora oggetto di indagini. Sono duecento le tonnellate di rifiuti andati a fuoco ed è inammissibile che sia accaduto di nuovo dopo le misure messe in atto.
Soltanto martedì scorso ho chiesto al Prefetto di Caserta, in audizione in Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, chiarimenti sulle criticità e gli sviluppi della vigilanza del territorio e dei siti di stoccaggio interessati nel recente passato anche da incendi di natura dolosa.
Al momento non ci sono spiegazioni ufficiali per quanto accaduto. Ma c’è di sicuro una gestione dissennata del ciclo dei rifiuti, della prevenzione e del controllo.
I cittadini di Santa Maria Capua Vetere e dei comuni limitrofi sono esasperati dalla situazione che mette a diretto rischio la propria salute.
Sono stato informato della interpellanza urgente della collega Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato e Vincenzo Viglione in Consiglio Regionale; iniziative che condivido pienamente.
Anche noi portavoce alla Camera dei Deputati stiamo valutando quali iniziative intraprendere.
Già nei mesi passati, all’approssimarsi del blocco dell’inceneritore di Acerra, alla notizia dell’individuazione da parte della Provincia di Caserta, dello Stir di Santa Maria Capua Vetere, come sito di stoccaggio provvisorio, ho sollevato fin da subito delle perplessità circa la sicurezza dell’impianto.
Qualcuno, scambiando una semplice constatazione di un ennesimo pericolo imminente, per sterile polemica politica, dichiarava, in proposito, che lo STIR non sarebbe andato incontro ad una nuova emergenza ambientale dovuta ad una saturazione dello stesso per una sua mancata o rallentata evacuazione, in quanto erano già state espletate procedure di gara ad evidenza pubblica per il trasporto ed il conferimento fuori regione e fuori nazione dei rifiuti generalmente destinati al termovalorizzatore di Acerra.
Neanche adesso faccio polemica politica.
In questo momento è necessario che venga convocato con urgenza il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica perché’ bisogna subito dare delle risposte di quanto accaduto stamattina.
Se ci sono responsabilità legate alla gestione, si provvedi a commissariare subito l’impianto per sottrarlo alla gestione fallimentare della Provincia di Caserta e della Regione Campania.
Questo è l’ennesimo attentato alla salute pubblica ed un attacco criminale allo Stato; se dietro c’è la criminalità, allora chiediamo che intervenga la DDA» conclude l’esponente del MoVimento 5 Stelle.