Porto di Salerno, dopo una mareggiata lo specchio d’acqua diventa un tappeto di plastica

Borrelli (Verdi): “Scenari simili a quelli degli oceani, servono politiche serie per salvaguardare il mare. Valutare l’uso dei Seabin anche in Campania”

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“Siamo inorriditi dinanzi alla distesa di plastica nello specchio d’acqua del Porto di Salerno, apparsa dopo una mareggiata. Uno scenario simile a quello delle isole di plastica degli oceani, un campanello d’allarme di come la situazione sia critica anche nei nostri mari. Purtroppo il problema dei rifiuti in mare, e in particolare della plastica, si sta trasformando in una criticità sempre più grave. Occorrono risposte a stretto giro, e la politica deve fare la sua parte con interventi legislativi e regolamentari stringenti per fare in modo che i litorali siano effettivamente plastic free e che l’uso della plastica sia disincentivato”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “A Milano, all’interno della Darsena, sono stati installati i Seabin, un’invenzione di due surfisti australiana che permette di recuperare la plastica dispersa negli specchi d’acqua. Questi dispositivi si muovono a pelo d’acqua e filtrano 25mila litri l’ora, trattenendo la plastica e le altre fibre. Un solo dispositivo è capace di raccogliere mezza tonnellata di plastica in un anno. Non abbastanza per risolvere il problema ma è comunque un contributo per ridurre il livello di inquinamento dei mari. Sarebbe utile dunque valutarne l’impiego anche in Campania”.

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