Venerdì 6 Dicembre presso il Museo Provinciale di Capua, il convegno “Nascere. Archeologia del sacro”

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«Sono estremamente contento che il Museo Provinciale Campano di Capua – ha dichiarato il Presidente della Provincia, Giorgio Magliocca – intensifichi fortemente i rapporti di collaborazione con gli Atenei, in particolare con l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e con il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali. Da questo rapporto di collaborazione – ha aggiunto – il Museo Provinciale Campano trae la forza e lo spessore culturale per offrire sempre migliori servizi alla collettività, rilanciando così un ruolo culturale centrale nella città di Capua e nell’intero territorio provinciale.»

Venerdì 6 Dicembre, alle ore 17, presso il Museo Provinciale di Capua, si terrà il convegno sul tema: “Nascere. Archeologia del sacro“. Dopo i saluti del Direttore del Museo, dottor Giovanni Solino, e della Direttrice del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, professoressa Maria Luisa Chirico, interverranno nella qualità di relatori il professore Carlo Rescigno, che tratterà il tema “Il santuario delle Madri”, la dottoressa di ricerca in archeologia classica, Nicoletta Petrillo, invece si soffermerà sull’argomento “Le Madri in tufo” ed il fotografo Luigi Spina, autore di numerosi libri d’arte, tratterà il tema “La materia di cui sono fatte le Madri”.

«Le Madri del Museo Provinciale Campano – ha sottolineato il professore Carlo Rescigno – narrano della difficoltà del nascere in tempi antichissimi, quando Capua era etrusca e poi italica. L’immagine della maternità ritorna con contenuti radicalmente diversi nel Natale Cristiano. Alle porte del Natale, l’incontro di Venerdì 6 ci racconterà di storie vissute attraverso i secoli, conservate fino a noi nel “fango campano”, il tufo in cui sono scolpite le madri».

«Questo convegno pone al centro il concetto del Sacro nell’antichità – ha precisato il Direttore del Museo Provinciale Campano di Capua, dottor Giovanni Solino – a partire da quello che è un momento assolutamente cruciale per l’umanità ovvero la nascita. Le Madri di tufo, ospitate nel Museo, raccontano molto bene questa sacralità ed hanno ancora molto da raccontare ai contemporanei».

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